Tra le scene più memorabili del cinema italiano, il celebre “pernacchio” di Eduardo De Filippo nel film *L’Oro di Napoli* è sicuramente uno dei momenti più iconici. Diretto da Vittorio De Sica nel 1954, questo film a episodi celebra e racconta la vita popolare napoletana con toni a metà tra la commedia e la malinconia.
Eduardo, nel ruolo di Don Ersilio Miccio, dà vita a una scena che è entrata nell’immaginario collettivo, trasformando un gesto tanto semplice quanto irriverente – il pernacchio – in una forma d’arte e un mezzo di resistenza sociale. Nel suo episodio, Eduardo interpreta un uomo tanto raffinato quanto implacabile: Don Ersilio, professore di filosofia, un “maestro del pernacchio”, specializzato nell’arte di prendere in giro i potenti e sminuirne l’autorità con il famoso “pernacchio” o “pernacchione”.
Quando una povera donna gli chiede aiuto per umiliare un uomo arrogante e prepotente che abusa del suo potere, Don Ersilio accetta la richiesta e insegna ai presenti come realizzare una pernacchia efficace, sminuendo così simbolicamente il prepotente. Con un’ironia inarrivabile e un linguaggio del corpo magistrale, Eduardo riesce a conferire a questo gesto triviale un significato profondo.
Il pernacchio non è semplicemente uno scherno: nella scena di Eduardo diventa uno strumento sovversivo, un’arma che i deboli e i poveri possono usare per “abbassare” coloro che abusano del loro potere. È un linguaggio senza parole, un suono beffardo che Eduardo eleva a vero e proprio atto di ribellione. Con un solo pernacchio, egli capovolge l’ordine gerarchico e sociale, regalando al popolo l’illusione – e forse anche la speranza – di poter abbattere, almeno moralmente, i potenti.
L’interpretazione di Eduardo in questa scena riesce a essere tanto ironica quanto profonda, trasformando una semplice espressione di scherno in una riflessione sulla giustizia, sull’uguaglianza e sulla dignità. Grazie al suo talento, il pernacchio di Don Ersilio si è elevato a simbolo, tanto che ancora oggi viene ricordato e ripetuto come esempio di resistenza popolare e di umorismo tagliente.
Con il pernacchio di Eduardo, *L’Oro di Napoli* ci offre uno sguardo su Napoli, città che non solo ha un modo di fare e di pensare unico, ma anche un proprio linguaggio, dove anche un semplice suono può diventare carico di significato. Grazie a Eduardo De Filippo, questo gesto popolare, che solitamente viene considerato triviale, si è trasformato in una dichiarazione di dignità, che ci ricorda come il vero potere, quello di sminuire l’ingiusto, risieda anche nel popolo, nei gesti semplici, nella saggezza e nella filosofia di chi ha fatto dell’ironia e della resistenza il proprio stile di vita.
Articolo pubblicato il giorno 31 Ottobre 2024 - 11:40