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ULTIMO AGGIORNAMENTO : 30 Aprile 2025 - 05:50
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Paganese: torna Picone ma serve altro

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La débacle di Trapani in Tim Cup costa l’eliminazione ma soprattutto apre il primo dibattito interno per una Paganese, ancora lontana da una vera e propria impronta di squadra. Il tennistico 6-0 di domenica sera non può e non deve passare inosservato. Pur con tutte le attenuanti del caso legate a una condizione fisica precaria e alle contemporanee assenze degli esperti Cicerelli, Scarpa e Carcione, sul rettangolo verde del Provinciale sono emerse grosse lacune tecniche da colmare al più presto per farsi trovare pronti ai nastri di partenza del campionato che scatterà il prossimo 27 agosto. Meno di un mese di tempo hanno a disposizione la società e il direttore tecnico Antonio Bocchetti per correre ai ripari e ingaggiare almeno sei pedine di esperienza, che diano qualità all’organico e soprattutto consentano al tecnico Matrecano di approntare alla lettera il suo 4-3-3. Il post Trapani ha portato in dote già una prima novità. Ieri infatti il sodalizio di via Filettine ha ufficializzato l’ingaggio del laterale destro di difesa Giuseppe Picone (’95). Il terzino piemontese, già in azzurrostellato la scorsa stagione con un bottino di ventuno presenze, si è nuovamente legato alla Paganese con un contratto biennale e si aggregherà ai compagni domani alla ripresa della preparazione. L’arrivo di Picone consentirà a Matrecano di sperimentare più soluzioni sulla corsia destra difensiva con l’alternativa rappresentata dalla new entry Pavan. Il cartello dei lavori in corso però resta appeso davanti allo spogliatoio. Urgono robusti correttivi nel pacchetto arretrato, con l’arrivo di due o tre centrali di categoria, ma anche in mediana dove un ulteriore innesto di qualità non guasterebbe. Al lavoro Bocchetti e lo stesso patron Trapani che tengono le bocche cucite sui nomi, anche su quello dell’attaccante centrale di cui la squadra ha bisogno.

La Finanza sequestra 15mila lattine di falso Energy drink

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La Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato oltre 15.000 lattine di un noto energy drink con marchio contraffatto rinvenute all’interno di frigoriferi, stoccate sotto il sole e occultate in magazzini abusivi, nei quartieri di San Salvario e Porta Palazzo. La vendita della falsa bevanda energetica avrebbe fruttato oltre 100.000 euro. I finanzieri hanno scoperto che una società con deposito nel Milanese, gestita da un italiano quarantenne ed un kosovaro di cinquant’anni, importava dal Kosovo lattine di una generica bevanda energetica, sulle quali poi apponeva le false etichette del noto energy drink. Nel magazzino Lombardo i Finanzieri del Comando Provinciale di Milano hanno sequestrato i prodotti destinati al capoluogo piemontese che veniva venduto in attività commerciali gestite da imprenditori originari del Bangladesh.La bevanda veniva venduta anche dagli ambulanti bengalesi, muniti di secchiello con ghiaccio, nelle zone della cosiddetta ‘movida torinese’ al prezzo di 5 euro (cinque volte il prezzo di mercato). Otto i responsabili (un italiano, tre bengalesi, due cinesi, un albanese e un nigeriano) individuati dalla Guardia di Finanza, che dovranno rispondere davanti all’Autorità Giudiziaria di vendita di prodotti contraffatti, ricettazione e frode in commercio nel settore alimentare. 

Casertana: bisogna completare l’organico

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Meno di un mese al campionato. La Casertana ha il count-down ben stampato in mente. Con la rosa ancora incompleta e le assenze di Rajcic e Marotta per infortunio, l’eliminazione dalla Tim Cup era una sentenza già scritta. Il fatto che a pronunciarla sia stato l’ex Corado (nella ripresa il raddoppio di Giovinco) è solo una nota di dispiacere in più per chi voleva l’argentino in rossoblù ancora per un anno. La squadra, o quello che ne restava al netto degli infortuni e delle forzate indisponibilità di Alfageme e Padovan, arrivati troppo tardi per essere schierati, ha dato tutto quello che poteva e grazie ad un Benassi in condizione smagliante ha evitato un passivo troppo pesante. L’impegno, ha fatto bene a sottolineare Scazzola, non è mancato. Tutto il resto si, né poteva essere diversamente. L’indecisione del club sul mercato ha reso quasi inutile il ritiro, la squadra non può esprimere concetti di gioco avendo lavorato finora praticamente senza attacco. Il tecnico, ha tutte le scusanti del caso. Però, D’Agostino e Martone hanno già chiuso la prima pagina del libro che racconta la preparazione del prossimo campionato e nella scorsa settimana, con gli ingaggi degli attaccanti Alfageme e Padovan hanno dimostrato di aver innestato la quarta marcia sul mercato. Bisogna far presto perché all’inizio del campionato manca meno di un mese e ripetere gli errori delle scorse settimane potrebbe costare ben più che il secondo turno di Tim Cup. Scazzola ha bisogno di altri 5 o 6 giocatori, lo dice spesso anche davanti ai microfoni, Martone e D’Agostino sono pronti a metterglieli a disposizione in tempi utili per amalgamarli al gruppo. Servono un centrale di difesa ed un centrocampista di livello oltre ad almeno un altro calciatore per reparto ad allungare la panchina. Gli obiettivi di inizio mercato sono sfumati quasi tutti (tra gli altri Salvi è finito alla Virtus Bassano e Ranellucci alla Feralpi Salò). L’obiettivo dell’ultima ora, Jidayi dell’Avellino, sembrava vicinissimo ed ora si allontana. La Casertana, grazie ai buoni rapporti tra Martone e De Vito, aveva l’accordo con il club irpino ma il calciatore ha fatto sapere di non essere interessato alla proposta dei rossoblù. Probabilmente il consulente di mercato della Casertana virerà presto su altri obiettivi per la difesa come per il centrocampo. Il tempo delle lunghe valutazioni però, deve finire.

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