Le “ondate di calore” che stanno interessando la Campania permarranno sul nostro territorio almeno fino a venerdì prossimo. Questa l’informazione diramata dalla Protezione civile della Regione Campania. L’analisi del Bollettino Meteorologico Regionale e, in particolare, delle previsioni dei valori di umidità e temperatura dei prossimi giorni e dei valori osservati in tempo reale dalla rete termoigrometrica del Centro Funzionale, nonché dei valori degli indici climatici utilizzati al fine della valutazione delle condizioni di disagio per la salute umana, evidenzia che potranno verificarsi condizioni di criticità per rischio da ondata di calore. Si prevedono, infatti, temperature massime che saranno superiori ai valori medi stagionali anche di 6-8°C, soprattutto sulle zone interne, e associate ad un tasso di umidità che, nelle ore serali e notturne, supererà anche l’80-90%, soprattutto sulle zone costiere, e in condizioni di scarsa ventilazione.
Uomo nudo fa il bagno nel fontanone al Gianicolo a Roma
Un uomo nudo che a Roma fa il bagno nel Fontanone al Gianicolo: è l’immagine postata dal consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori, che ha fatto il giro dei social suscitando polemiche. L’uomo sarebbe stato ripreso in un video, durante un servizio fotografico per le nozze di una coppia che in quel momento si trovava sul posto.
“Ennesimo bagno in una fontana storica di Roma ed ennesimo scempio al patrimonio artistico e architettonico della nostra Capitale – scrive Fabrizio Santori nel suo post su Facebook – . Questa volta a fare i conti con il degrado è la Fontana dell’Acqua Paola, meglio conosciuta come il Fontanone del Gianicolo, dove un immigrato ha pensato bene di immergersi totalmente nudo per rinfrescarsi dalla calura estiva, con una tanica al seguito da riempire, scambiando questo luogo consacrato al mondo anche dal film premio oscar La Grande Bellezza, di Sorrentino, e ridotto a piscina di quartiere. Un’offesa intollerabile verso Roma e i romani”.
Si apre la porta del bus in curva: sbalzato fuori il passeggino con neonato
Non e’ in pericolo di vita ma ha riportato un trauma cranico con alcune escoriazioni agli arti inferiori un bimbo di due mesi e mezzo su un passeggino che ieri e’ finito contro la porta di un bus Cotral apertasi all’improvviso ed e’ caduto fuori in strada. L’episodio e’ avvenuto ieri a Villanova di Guidonia, alle porte di Roma. Il bimbo era con la madre, una giovane romena. Sul caso stanno indagando i carabinieri di Tivoli, su delega della Procura. Il bus e’ gia’ stato sottoposto a sequestro: si vuole capire a quale velocita’ andasse quando ha affrontato una curva a gomito all’altezza del chilometro 28+200 della via Tiburtina, direzione Tivoli, e che cosa abbia determinato l’apertura delle porte.
Si presenta alla polizia col cadavere della fidanzata in auto e si fa arrestare
Un uomo di 34 anni si e’ presentato stamani al Comando della Polizia stradale di Palmanova (Udine) con il cadavere di una ragazza di 21 anni, la sua fidanzata, nella propria auto. Non avrebbe chiarito la causa della morte, gli investigatori procedono con l’ipotesi di un omicidio. Gli accertamenti sono svolti dalla Polstrada e dalla Squadra Mobile di Udine. Le tracce dei due erano scomparse da ieri sera. Sul posto anche il pm di turno, Letizia Puppa. Avrebbe confessato di aver strangolato la propria fidanzata Francesco Mazzega, 34 anni, di Spilimbergo (Pordenone), l’uomo che si e’ presentato stamani alla caserma della Polstrada di Palmanova con il cadavere della ragazza a bordo della propria automobile. La vittima si chiamava Nadia Orlando, 21 anni, di Dignano (Udine). Entrambi lavoravano all’azienda ‘Lima’ di San Daniele del Friuli (Udine), azienda specializzata in protesi ortopediche. I due erano attesi al lavoro stamani alle ore 9.00 ma non si erano presentati.
Sbalzato da giostra, grave un ragazzo di 14 anni
Un ragazzo di 14 anni e’ ricoverato al Gemelli in prognosi riservata, ma non e’ in pericolo di vita, dopo essere stato sbalzato in aria mentre si trovava sulla giostra Tagada’. L’episodio, sul quale stanno indagando i carabinieri della stazione Campo di Mare, e’ avvenuto ieri sera nel luna park ‘Paradise’ di Cerveteri, Comune alle porte di Roma.
Operaio napoletano morto in una cava di ghiaia in Trentino
Un operaio ha perso la vita la scorsa notte in un incidente sul lavoro ad Andriano, in Alto Adige. Si tratta di Lucio Catalano, 46 anni, di Napoli. L’uomo risulta residente a Laives. La disgrazia è avvenuta, verso le ore 21, in una cava di ghiaia. L’uomo era appena sceso da un camion, quando il mezzo pesante si è improvvisamente ribaltato, forse a causa del cedimento del terreno. L’operaio è finito sotto il camion, morendo sul colpo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco e la Croce bianca con un medico d’urgenza.
Arrestato il piromane dell’area protetta del Monte Tifata nel Casertano
Arrestato dai carabinieri un altro piromane delle montagne della Campania. Nella mattinata odierna infatti i Carabinieri Forestali della Stazione e del Gruppo di Casetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su conforme richiesta della locale Procura, nei confronti di Mifaai Buzducan, 57 anni rumeno , ritenuto gravemente indiziato del delitto di incendio boschivo doloso con l’aggravante di aver danneggiato un’area protetta . L’ordinanza costituisce l’epilogo di una mirata attività investigativa, coordinata dalla Procura di santa Maria Capua Vetere, avviata subito dopo un incendio boschivo di vaste proporzioni, per effetto del quale andarono distrutti otto ettari di bosco il 13 luglio scorso, nel territorio del comune di Casagiove, lungo il versante del Monte Tifata. In particolare, i carabinieri forestali, intervenuti prontamente sul posto, allorquando l’incendio boschivo era in atto e nelle fasi immediatamente successive, raccoglievano una serie di elementi che consentivano di individuare nel rumeno l’autore dell’incendio boschivo. E, invero, il repentino intervento dei militari forestale consentiva di acquisire, sul luogo e nell’immediatezza del fatto una serie di oggetti, in prossimità del punto di innesco del fuoco. Le indagini hanno, dunque, permesso di ricostruire la dinamica dell’azione delittuosa per la quale si procede:Mifaai Buzducan, con l’uso di un accendino, dava fuoco al versante collinare del Monte Tifata, in prossimità della baracca abusiva da lui utilizzata, per distruggere la vegetazione boschiva ed arbustiva ivi radicata, allo scopo di mettere successivamente a dimora delle piantine di vite, in vista dell’ampliamento dell’impianto di vigneto già dallo stesso abusivamente realizzato, in una zona limitrofa a quella incendiata, peraltro disboscandola dalla vegetazione forestale ivi radicata. Le fiamme appiccate dal rumeno, grazie, all’elevate temperature, il forte vento spirante in zona, lo stato secco della vegetazione e le elevate pendenze, si sono propagate con virulenza verso la porzione a monte del rilievo collinare. Solo grazie all’intervento delle squadre antincendio, coadiuvate dagli sganci di acqua da parte di un elicottero della Regione Campania, si riusciva a contenere la ulteriore propagazione delle fiamme che hanno interessato complessivamente una superficie dì circa 8 ettari (circa 80.000 mq).
Castellammare, pizzo a un imprenditore di Pompei: ordinanza in carcere per il boss e tre affiliati. IL VIDEO
La Polizia di Pompei ha notificato a quattro persone, ritenute affiliate al clan di camorra dei Cesarano, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal gip di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica – con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore dell’area Vesuviana. Si tratta di Luigi Di Martino detto ‘o profeta (gia’ in carcere); Raffaele Belviso, Gerardo Di Martino e di Aniello Falanga. Dalle indagini e’ emerso che la vittima da anni era costretta a pagare il pizzo al clan che con il passare del tempo sono diventate sempre piu’ esose e frequenti.

Napoli, puntano la pistola contro un bimbo di tre anni per rapinare l’anziana nonna: arrestati tre pregiudicati del Vasto
Nel pomeriggio di ieri gli uomini della Polizia di Stato del Commissariato “Vasto Arenaccia” hanno arrestato tre pluripregiudicati, autori di una efferata rapina consumata ai danni di una famiglia all’interno di un’abitazione di via Alessandro Volta, nel quartiere Vasto Arenaccia.
I tre entravano in casa armati di pistola e, alla presenza della vittima, della figlia di sedici anni e della nonna anziana, dopo aver minacciato il figlio della vittima, di soli tre anni, puntandogli una pistola alla tempia, si impossessavano della somma di 25.000,00 euro, di tre orologi Rolex e di altri oggetti personali, per poi darsi a precipitosa fuga a bordo di una Lancia Y di colore bleu con targa parziale.
Da immediati accertamenti al sistema “cattura targhe”, i poliziotti riuscivano a risalire alla targa completa dell’autovettura utilizzata dai rapinatori e all’intestatario dello stesso, tale SCOGNAMIGLIO Mario, pluripregiudicato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla p.g..
Immediatamente gli agenti della squadra di polizia giudiziaria del quartiere Vasto si portavano quindi presso l’abitazione dello SCOGNAMIGLIO, dove rinvenivano la Lancia Y utilizzata per la rapina, ferma e regolarmente chiusa a chiave con motore caldo, segno questo che i malfattori erano appena giunti. Appostatisi, i poliziotti notavano che dallo stabile usciva un giovane, ATTANASIO Salvatore, pluripregiudicato sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali, che con fare sospetto si avvicinava alla Lancia Y, cercando di aprirla.
Avvedutosi della presenza dei poliziotti, tentava di darsi alla fuga per essere quindi bloccato e sottoposto a perquisizione. Negli slip venivano rinvenuti 8920,00 euro, 4 banconote da 50 euro e un orologio Rolex, che costituivano parte della refurtiva già divisa con i complici.
Giunti sul posto i rinforzi dell’Ufficio Prevenzione Generale, gli uomini della Polizia di Stato facevano dunque irruzione nello stabile dello SCOGNAMIGLIO, che veniva trovato in compagnia del terzo malfattore, tale VINCIGUERRA Armando, anch’egli pluripregiudicato con precedenti per rapina e furto con strappo.
Gli operanti rinvenivano sul tavolo della cucina le chiavi della Lancia utilizzata per consumare la rapina, all’interno della quale trovavano occultata sotto il sedile anteriore sinistro una pistola a tamburo, arma priva del tappo rosso e con canna parzialmente otturata, utilizzata per commettere la rapina,. All’interno dell’abitacolo venivano altresì rinvenute tre cinture ed un paio di occhiali da sole, tutto riconosciuto come proprio dalla vittima della rapina.
I tre uomini venivano dunque prontamente bloccati, condotti negli uffici di polizia e riconosciuti immediatamente senza dubbio alcuno dalle vittime quali autori della violenta azione criminosa.
Arrestati per rapina aggravata poichè commessa con armi e sequestro di persona a scopo di rapina, i tre sono stati associati presso la Casa circondariale di Poggioreale.
- Scognamiglio Mario
- Attanasio Salvatore
- Vinciguerra Armando
Torre Annunziata, agguato per vendicare l’onore della famiglia: arrestato il figlio del boss “Pisiello”. IL VIDEO
Voleva vendicare l’onore della famiglia e per questo tentò di uccidere insieme con un complice Vittorio Nappi il 26 gennaio scorso in via Cuparella a Torre Annunziata. I Carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata hanno dato oggi esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, nei
confronti di Raffaele Gallo, 19 anni e di un complice, gravemente indiziati del tentato omicidio di Vittorio Nappi e detenzione e porto illegale di armi.
L’indagine, condotta dal gennaio al maggio 2017, è scaturita dall’esplosione di numerosi colpi di arma da fuoco all’indirizzo di n’autovettura nei pressi di via Cuparella di Torre Annunziata, con a bordo due giovani oplontini, uno dei quali, Vittorio Nappi appunto, appena ventenne, fu ferito al torace. L’attività ha permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, entrambi vicini al clan camorristico “Gallo-Cavalieri”, ed uno dei quali figlio di Gallo Francesco detto “O Pisiello”, attualmente detenuto in regime di 41 bis. Il movente è stato ricondotto proprio ai dissidi familiari intercorsi tra il giovane e la famiglia della
madre, parente di una delle vittime, scaturiti a seguito della relazione extra coniugale tra la moglie di Gallo Francesco ed un appartenente al contrapposto clan “Gionta”.
Raffaele Gallo, è stato incastrato dalle immagini delle telecamere e da una serie di inrtercettazioni. Il giovane è il figlio di Francesco ‘o pisiello, diventato noto alle cronache nazionali anche per la presenza di “casa Savastano”, la lussuosa e kitsch abitazione proprio della famiglia Gallo, affittata dalla casa cinematografica Cattleya per girare molte scene della fiction Gomorra. La villa fu sequestrata durante le riprese dopo l’arresto del padrone di casa, Francesco Gallo, che poi pretese il pagamento dell’affitto in nero: una chiara estorsione, per la quale lui e i suoi genitori Raffaele Gallo e Annamaria De Simone sono stati condannati in via definitiva a pene tra i 5 e i 6 anni e mezzo. Il giovane rampollo dei Gallo nell’aprile scorso si rese protagonista di una rivolta nei confronti della polizia che lo aveva fermato nel rione Penniniello per dei controlli mentre era in sella ad una moto con un complice. Il giovane aizzò gli abitati del rione a scendere in strada tanto che la polizia dovette esplodere dei colpi di pistola in aria per disperdere “gli assalitori”. Con lui c’era il 26enne Vincenzo Somma.

Concessioni demaniali illegittime, indagato dirigente comunale a Maiori
Il responsabile dell’ufficio patrimonio (area finanziaria e servizio patrimonio) del Comune di Maiori (Salerno) e’ indagato per la concessione, risultata illegittima, di autorizzazioni per l’occupazione di demanio statale in favore di alcuni esercenti commerciali i cui negozi si affacciano sul caratteristico corso Reggina della cittadina della costiera Amalfitana. La Guardia di Finanza di Salerno, su disposizione dell’autorita’ giudiziaria, ha anche eseguito un sequestro preventivo di strutture installate sul corso Reggina (gazebo e dehors). Le autorizzazioni, secondo secondo quanto accertato dagli inquirenti, sarebbero state rilasciate basandosi sul falso presupposto che l’amministrazione comunale fosse concessionario del Genio Civile, proprietario dell’area demaniale. Le indagini hanno anche accertato che il Genio Civile ha rilasciato un atto di concessione condizionato al pagamento di indennita’ pregresse, a partire del 2008, che non sarebbe mai stato onorato.
Napoli, 66enne trovato morto in casa a Capodichino
Un uomo di 66 e’ deceduto ieri sera in un appartamento di Napoli, in via Calata Capodichino, verosimilmente per cause naturali. A chiamare i soccorsi – 118 e polizia – e’ stato il compagno della vittima, un uomo di 42 anni, il quale, secondo quanto ha riferito, avrebbe tentato di rianimarlo. Il corpo dell’uomo, sul quale non sarebbero stati rilevati segni di violenza, e’ stato trovato vicino al letto. I medici, giunti sul posto, non hanno potuto che constatare il decesso. La salma e’ stata messa a disposizione dell’autorita’ giudiziaria.
Regione Campania: dopo settimane arriva l’accordo per salvare tutti i lavoratori Atitech
La Giunta De Luca accoglie con estrema soddisfazione l’accordo sottoscritto ieri per la soluzione della vertenza dei 178 lavoratori di Atitech Manufacturing. La Regione Campania stava lavorando da tempo a questo risultato, impegnandosi sui tavoli di crisi al Ministero dello Sviluppo, sostenendo la chiusura dell’accordo dei giorni scorsi e promuovendo l’accordo sulla Cassa integrazione. L’Assessorato regionale al Lavoro e quello alle Attivita’ Produttive hanno dato un forte contributo al raggiungimento di questo risultato, che consente la salvaguardia di tutti i lavoratori con l’impegno del loro rientro in Leonardo entro 15 mesi a partire dal 22 giugno scorso. “Si tratta – ha dichiarato il Presidente Vincenzo De Luca – di un importantissimo risultato che ci ha visto impegnati sin dall’inizio della vertenza e per il quale la collaborazione tra Regione e Governo ha contribuito in maniera fondamentale al positivo esito finale. La decisione di ‘Leonardo’ di avvalersi delle competenze e della capacita’ di tutti i lavoratori rappresenta un forte segnale positivo da parte del gruppo multinazionale che ha solide basi in Italia e in Campania, nella direzione di non dismettere le proprie attivita’ sul territorio ma a potenziare la propria presenza in una prospettiva di crescita produttiva”.
Incendi al Vesuvio: minacciato in carcere il macellaio di Torre del Greco
Torre del Greco. “Non sono stato io” ha continuato a sostenerlo nell’interrogatorio di garanzia che si è tenuto ieri. Leonardo Orsino, il giovane accusato di aver provocato l’incendio nella pineta di via Sopra ai Camaldoli, la notte tra il 13 e il 14 luglio, si è difeso dinanzi al Gip Giovanni De Angelis. Ha sostenuto la tesi dell’innocenza per quell’incendio appiccato con un accendino che ha messo a repentaglio la vita dei suoi parenti ma anche dei residenti della zona, provando a dare al giudice i tempi dei suoi spostamenti di quella notte. Una sorta di alibi che lo porterebbe lontano dal luogo del rogo. Nonostante gli stessi parenti e in particolare due zie, nel corso di alcune intercettazioni telefoniche, hanno raccontato in diretta ciò che è accaduto quella sera. Leonardo Orsini è detenuto nel carcere di Poggioreale e nel corso di dichiarazioni spontanee al giudice ha raccontato che quei pochi giorni vissuti là dentro sono stati un inferno. Avrebbe ricevuto anche delle minacce. I detenuti lo hanno aggredito in malo modo, così come il mondo ‘social’ ha fatto all’esterno.
Il giovane, difeso dall’avvocato Olga Coda, con precedenti per furto e detenzione di armi, è stato individuato grazie ad alcune intercettazioni telefoniche, indizi supportati dalle indagini dei carabinieri di torre del Greco che hanno interrogato i parenti, ma anche i vicini di casa, oltre ai genitori e allo stesso ragazzo. Contraddizioni, una intercettazione ambientale nella quale la mamma cera di fornirgli un alibi, l’atteggiamento più che sospetto del ragazzo pronto a scappare sono tutti particolari di un’ordinanza di custodia cautelare firmata rapidissimamente dal Gip prima che il giovane potesse fare altri danni. Ad assistere Leonardo Orsino, l’avvocato Olga Coda, che sta predisponendo gli atti per un ricorso al Riesame. Il tentativo di ottenere una misura alternativa al carcere concessa dal Gip non ha dato i frutti sperati. “Non ho fatto nulla – ha detto al giudice – non avrei mai potuto fare una cosa del genere mettendo a repentaglio la vita mia e quella dei miei familiari”. Una tesi che però non convince il Gip e quindi il suo difensore ha avviato subito l’iter per il Riesame. Le minacce in carcere è uno dei presupposti sui quali la difesa punterà la richiesta di arresti domiciliari per il 24enne, magari fornendo ai giudici un domicilio diverso da quella casa dove a pochi metri è divampato l’incendio di quella notte.
L’ oroscopo di oggi: la giornata segno per segno
Cosa ci aspetta oggi secondo lo Zodiaco.
Ariete – Siate fiduciosi nelle vostre risorse e nella vostra esperienza professionale e farete enormi passi avanti. Gioie sentimentali
Toro – Rimandate di qualche giorno l’avvio di una nuova iniziativa di lavoro: il clima sarà più favorevole. In amore siete partiti con il piede giusto
Gemelli – Soltanto in voi siete in grado di capire se vale la pena correre tanti rischi per un affare. O almeno dovreste. L’amore va a gonfie vele.
Cancro – Anche se nel lavoro i risultati tardano ad arrivare non dovete scoraggiarvi. In vista una effervescente storia d’amore.
Leone – arrivato il momento di raccogliere quello che avete seminato nella professione. Attenzione però a non montarvi la testa. Felicità in amore.
Vergine – Con lucidità e realismo cercate di capire se le vostre aspettative professionali non siano esagerate. In amore pretendete troppo dagli altri
Bilancia – Incontri stimolanti sul piano professionale: vi apriranno nuovi orizzonti e nuove strade espansive. In amore siete troppo sospettosi
Scorpione – problemi con i collaboratori sono all’ordine del giorno: studiate un compromesso produttivo. In amore attenzione alle decisioni affrettate.
Sagittario – Nella professione la meta è sempre più vicina: non commettete l’errore di rilassarvi anzitempo. Siate sinceri nei sentimenti.
Capricorno – La forza mentale vi sarà di grande aiuto per fronteggiare i prossimi delicati impegni di lavoro. In amore non date tutto per scontato.
Acquario – Non è certo con la polemica o con le provocazioni che troverete un accordo con i collaboratori. Qualcuno attende solo un vostro cenno.
Pesci – Evitate gli azzardi: in questo periodo per gli affari i segnali non sono del tutto positivi. In amore siete ancora fragili dopo una delusione.
L’orrore nell’orrore: non si trova la testa di Enzo Ruggiero
Non si trova la testa di Enzo Ruggiero, lo sfortunato ragazzo di Parete massacrato e mutilato dal suo amico Ciro Guarente geloso del rapporto che il giovane aveva con la sua fidanzata, la bella trans Heven Grimaldi. Emergono sempre più particolari raccapriccianti su questo omicidio che ricorda tanto i sequel dell’orrore americani. Altro che “macelleria messicana” oppure omicidio “in stile mafioso”. Qui c’è un accanimento inspiegabile, troppo violento e troppo orrendo. Deve aver perso completamente la testa, l’ex marinaio di San Giorgio a Cremano, residente a Giugliano, mentre uccideva Enzo. Gli investigatori hanno vietato ai familiari dello sfortunato commesso dello store Carpisa, che si trova al centro commerciale Campania di Marcianise, di vedere i resti del giovane. Sarebbe uno strazio troppo grande a cui resistere, soprattutto per la mamma. L’assassino, il “grinder boy”, Ciro Guarente ha usato una motosega per tagliare in due il corpo di Enzo probabilmente dopo averlo colpito alla testa con qualche mazza. Ma senza la testa e con le condizioni dei resti così come trovati sarà difficile stabilire anche con l’autopsia come è stato ucciso Enzo. L’ipotesi più probabile e che appunto il ragazzo sia stato assalito da Ciro mentre è entrato in casa. Un colpo violento alla testa per tramortirlo e poi completare il macabro mutilamento del corpo con una motosega e con l’acido cloridrico. Dopo ha messo i resti del corpo di Enzo in una valigia ma siccome non c’entrava tutto gli ha tagliato la testa e il braccio sinistro e lo ha messo nella seconda valigia (quella meno pesante che si vede trasportare nel filmato diffuso dai carabinieri) insieme con gli effetti personali di Enzo. Voleva simulare un allontanamento volontario, poi è crollato davanti alle evidenze. Ma ha raccontato un mare di bugie, come quel mare di Licola in cui ha detto in un primo momento di aver disperso il corpo di Enzo, Ma li probabilmente ha lanciato la seconda valigia con la testa, il braccio e gli effetti di Enzo. Era tutto premeditato perché gli investigatori hanno anche scoperto che Ciro Guarente la sera prima dell’omicidio e della scomparsa di Enzo Ruggiero, ovvero il 7 luglio aveva affittato per tutto il mese di luglio a 50 euro il garage a Ponticelli dove sono stati ritrovati i resti del corpo di Enzo. Al proprietario aveva detto che doveva mettere la sua auto. Li con l’auto ci è arrivato ma con una valigia dove c’erano i resti mutilati del corpo di Enzo Ruggiero e che ha cercato di sotterrare. Avrebbe voluto far sparire per sempre le prove di quell’orrendo delitto. Ma non ci è riuscito perché è stato scoperto. Deve rispondere oltre che di omicidio premeditato, vilipendio, distruzione e occultamento di cadavere. Ieri si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip dopo aver raccontato un sacco di frottole agli investigatori nel corso della sua prima parziale confessione. L’inchiesta continua perché bisognerà scoprire le armi e gli attrezzi utilizzati per uccidere e mutilare Enzo, dove sono state comprate o chi le ha fornite, eventuali complici. E ancora come esattamente è stato ucciso Enzo e soprattutto dove sono i resti del corpo mutilato. L’orrore non è ancora finito.
Antonio Esposito
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Benevento: dietro l’angolo altri arrivi importanti
Il duo dirigenziale Vigorito-Di Somma proverà a concludere le operazioni di mercato allestite nei giorni scorsi, che attendono una risoluzione, si spera in senso positivo, ma anche definitivamente in senso negativo, così che il club giallorosso possa avere tempi e modi necessari a rivolgere il proprio sguardo altrove. È il caso di Ricardo Kishna la cui lunga e laboriosa trattativa dovrebbe trovare conclusione proprio questa mattina.nfatti, oggi Vigorito si incontrerà con Mino Raiola, agente del calciatore olandese, per trovare la quadratura e, quindi, l’assenso al trasferimento dell’esterno offensivo in giallorosso dalla Lazio, club con cui i sanniti hanno un accordo di massima ormai da settimane. Negli ultimi giorni su Kishna c’è stata una interferenza del Verona che, a questo punto, per il tramite del suo agente, dovrà dare una risposta definitiva se preferisce l’Arco di Traiano o l’Arena scaligera. Nell’affare Kishna la Lazio potrebbe offrire ai sanniti anche la possibilità di tesserare l’attaccante serbo Filip Djordjevic, su cui, tuttavia, il Benevento riflette, volendo il club di via Santa Colomba acquisire, per l’ultimo posto nel «pacchetto» avanzato, qualche calciatore che dia più certezze dell’ex Stella Rossa che, nello scorso torneo, è stato afflitto da qualche problema fisico di troppo. Altra trattativa «calda» è quella che si registra sull’asse Benevento-Juventus per il portiere Alberto Brignoli. In questo caso la situazione è opposta a quella di Kishna. Il club giallorosso ha raggiunto la piena sintonia con il calciatore ed il suo agente per il trasferimento nel Sannio. Con i bianconeri, invece, non c’è ancora una totale intesa. Il Benevento, infatti, accetterebbe il prestito solo con la possibilità, ad eventuale salvezza raggiunta, di poter divenire titolare del cartellino del portiere. La Juve preferirebbe ancora riservarsi la possibilità di rientrare in possesso del calciatore. L’accordo, comunque, alla fine si dovrebbe raggiungere sulle cifre dei vari diritti o obblighi di riscatti e controriscatti. Tuttavia, sia il calciatore che il club sannita vorrebbero definire la trattativa non oltre il prossimo fine settimana. Brignoli poiché vorrebbe aggregarsi alla sua nuova squadra, Benevento o altro club che sia. I giallorossi poiché vorrebbero avere in rosa il portiere, in vista dell’avvicinarsi degli impegni ufficiali, oppure rivolgersi altrove per sondare alternative. Sono in stand by tutte le altre trattative, avendo le predette citate, al momento, la priorità, ma anche perché, come nel caso dell’esterno offensivo Parigini, il Torino prenderà una decisione definitiva sul suo futuro solo dopo il 12 agosto, successivamente al primo turno di Coppa Italia.
Avellino: Marchizza è una telenovela
Un altro rinvio. L’ennesimo di una trattativa estenuante che rischia di protrarsi fino a Ferragosto. Tra Riccardo Marchizza e l’Avellino sorge sempre un ostacolo anche se il suo agente, Michelangelo Minieri, continua a sprizzare ottimismo. «Con il Sassuolo, sua società di appartenenza – ha detto il procuratore a Sport Channel 214 – l’incontro è slittato a fine settimana. Di conseguenza è inutile vederci con l’Avellino nelle prossime ore visto che il destino del mio assistito lo decide la società neroverde. La trattativa, per quanto mi riguarda, è in uno stato avanzato e ci sono grandi possibilità di vederlo in biancoverde pure perché la piazza è gradita al calciatore che, in questo momento, è fermo per un problema alla caviglia». Alle 18 di questa sera, orario in cui riprenderà la preparazione, quindi, Novellino non troverà volti nuovi a sua disposizione. Una vecchia conoscenza, però, potrebbe tornare alla base nei prossimi giorni. Si tratta di Stephane Omeonga che Juric si starebbe convincendo a lasciar partire per un anno in prestito. Decisivo, in tal senso, sarebbe stato l’intervento di Enrico Preziosi alle prese con il rebus legato al nome di Leonardo Morosini. L’ex Brescia, richiesto ieri ufficialmente anche dal Carpi, è in parola con la Virtus Entella, ma il Genoa spinge sempre per indirizzarlo in Irpinia. L’impressione è quella che non arriverà e per questo Preziosi ha chiesto al suo tecnico di lasciar andare il baby belga. Con il ritorno in prestito dell’ex Anderlecht potrebbe tornare in bilico la posizione di Fabrizio Paghera, mediano in scadenza di contratto. In un incontro che si terrà nelle prossime ore, invece, si deciderà il destino di William Jidayi. L’ex stabiese, oltre che dalla Casertana, è stato sondato dalla Reggiana. Il ritorno in Emilia con un lauto biennale gli farebbe gettare le basi per chiudere la carriera più vicino alla sua Ravenna. Prima di far scattare il semaforo verde all’operazione, tuttavia, Novellino attenderà di avere Marchizza a disposizione. È una semplice formalità l’annuncio del prestito dall’Atalanta di Salvatore Molina che ha superato brillantemente il periodo di prova nel ritiro di Cascia facendo felice soprattutto Novellino che nel 2014 lo lanciò a Modena. Il nome dell’esterno orobico è già stato stampato, con tanto di nome e numero, sugli attaccapanni del rifatto spogliatoio di contrada Zoccolari. Se in difesa e in mediana gli obiettivi e le strategie si vanno delineando, in attacco resta tutto in alto mare. Il nome di Cristian Bunino, ariete di 20 anni con alle spalle l’esperienza di Siena, fa parte di un elenco che la Juventus ha fornito direttamente a Novellino da cui poter attingere. Non a caso l’agente dell’attaccante transitato per il vivaio bianconero, Oscar Damiani, ha confermato che, per adesso, il discorso è in stato embrionale soltanto tra i due club. L’ impressione è quella che il ragazzo potrebbe arrivare solo per completare il corredo di un reparto dove Novellino spinge per avere un elemento di grande affidabilità. Niccolò Giannetti, in uscita dal Cagliari, è passato in cima alla lista dei suoi desideri ma è tallonato da mezza serie B con in testa Ascoli, Virtus Entella e Ternana. Le alternative, in attesa che il ballo delle punte abbia inizio dopo Ferragosto, ci sono sempre i vari Mustacchio del Perugia, Citro del Trapani che domenica non ha preso parte alla prima di Tim Cup contro la Paganese e il già citato Morosini del Genoa.
Salernitana: mercato apertissimo, in arrivo altri colpi
Bergamo, Alessandria, Venezia: è questo il trilatero lungo il quale si sviluppa il mercato granata in queste ore. Leonardo Davide Gatto e Boris Radunovic giungono a Salerno dall’Atalanta, Riccardo Bocalon ha preparato le valigie nella sua città natale, Venezia, e domenica sfiderà subito la sua ormai ex squadra, l’Alessandria: l’ufficializzazione dell’acquisto della punta che sostituirà Coda (e che si lega alla Salernitana fino al 2019-2020) è arrivata ieri sera con un comunicato sul sito del club granata. La Salernitana chiude dunque tre operazioni in entrata, ma ne mette in conto un’altra a stretto giro. Già oggi, infatti, potrebbe arrivare il temuto responso in merito all’infortunio al ginocchio patito da Francesco Orlando durante il test di domenica col Tolentino. Bollini trattiene il fiato, ma è preparato al peggio perché solo gli esami strumentali potranno allontanare il sospetto di una lesione del legamento crociato del ginocchio destro, eventualità che, pare, abbia preso sempre più piede col passare delle ore. L’auspicio è che la risonanza magnetica sia benigna, ma i timori che si tratti di un infortunio alquanto serio sono fondati. Il rischio di un lungo stop è alto per l’esterno di proprietà della Lazio. E proprio dalla società biancoceleste potrebbe arrivare un aiuto per Bollini: Simone Palombi è ancora alla corte di Simone Inzaghi, ma è pronto a partire per una nuova esperienza in prestito dopo quella molto positiva maturata nella scorsa stagione con la maglia della Ternana. Le fere umbre sono da tempo in pressing su Davide Nicastro, esterno ex Perugia, che non rientra nei piani di Zeman al Pescara e che è stato sondato anche dalla Salernitana. L’Alessandria ha proposto Manuel Marras, sgusciante esterno classe ’93 che è destinato a lasciare i grigi e potrebbe interessare a Fabiani, che non depenna dalla lista nemmeno Nunzio Di Roberto. Intanto, arriva Leonardo Gatto, già in granata nella seconda metà del campionato 2015-16, che lascia l’Atalanta a titolo definitivo. Legato al club di Percassi da un contratto in scadenza nel 2018, che prevede un’opzione per un’ulteriore stagione, l’ex Lanciano diventerà a tutti gli effetti un calciatore di proprietà della Salernitana con cui ha l’accordo sulla base di un triennale. Dopo il prestito all’Ascoli, l’esterno di Trebisacce è tornato a Zingonia dove si è allenato insieme agli altri esuberi orobici. Gatto, classe ’92, dovrebbe arrivare in giornata a Salerno insieme al portiere Boris Radunovic (’96), anch’egli proveniente dall’Atalanta. L’ex Avellino approda in granata in prestito e sarà il titolare della porta della Salernitana. In attacco, oltre a Bocalon, la Salernitana cerca un’altra prima punta visto che Joao Silva è fuori dai piani (Modena su di lui) e Roberto non ha convinto del tutto (potrebbe essere girato alla Sambenedettese). Al club granata è stato proposto Marilungo, che ha caratteristiche fisiche diverse da quelle del classico centravanti boa. Comi, Giannetti, Galabinov restano sul taccuino ma, per ora, non sembrano piste in discesa. Alla Salernitana, che resta vigile su Polidori del Pescara, è stato offerto Adrian Balan, classe ’90, prima punta rumena in forza al Voluntari dal 2014. In mediana va definito il tesseramento di Minala, che deve allungare il suo contratto con la Lazio. Piace Francesco Urso, classe’94, svincolatosi dal Vicenza. In difesa si valuta Lambrughi come alternativa a Vitale per la corsia sinistra, ma non si tralascia la soluzione interna rappresentata da Filippini, che non rientra nei piani della Lazio. L’Avellino si è rifatto vivo per Raffaele Schiavi. Dalla Lazio dovrebbe tornare in granata Luiz Felipe Marchi.
Paganese: torna Picone ma serve altro
La débacle di Trapani in Tim Cup costa l’eliminazione ma soprattutto apre il primo dibattito interno per una Paganese, ancora lontana da una vera e propria impronta di squadra. Il tennistico 6-0 di domenica sera non può e non deve passare inosservato. Pur con tutte le attenuanti del caso legate a una condizione fisica precaria e alle contemporanee assenze degli esperti Cicerelli, Scarpa e Carcione, sul rettangolo verde del Provinciale sono emerse grosse lacune tecniche da colmare al più presto per farsi trovare pronti ai nastri di partenza del campionato che scatterà il prossimo 27 agosto. Meno di un mese di tempo hanno a disposizione la società e il direttore tecnico Antonio Bocchetti per correre ai ripari e ingaggiare almeno sei pedine di esperienza, che diano qualità all’organico e soprattutto consentano al tecnico Matrecano di approntare alla lettera il suo 4-3-3. Il post Trapani ha portato in dote già una prima novità. Ieri infatti il sodalizio di via Filettine ha ufficializzato l’ingaggio del laterale destro di difesa Giuseppe Picone (’95). Il terzino piemontese, già in azzurrostellato la scorsa stagione con un bottino di ventuno presenze, si è nuovamente legato alla Paganese con un contratto biennale e si aggregherà ai compagni domani alla ripresa della preparazione. L’arrivo di Picone consentirà a Matrecano di sperimentare più soluzioni sulla corsia destra difensiva con l’alternativa rappresentata dalla new entry Pavan. Il cartello dei lavori in corso però resta appeso davanti allo spogliatoio. Urgono robusti correttivi nel pacchetto arretrato, con l’arrivo di due o tre centrali di categoria, ma anche in mediana dove un ulteriore innesto di qualità non guasterebbe. Al lavoro Bocchetti e lo stesso patron Trapani che tengono le bocche cucite sui nomi, anche su quello dell’attaccante centrale di cui la squadra ha bisogno.