#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
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ULTIMO AGGIORNAMENTO : 30 Aprile 2025 - 13:37
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Come riscaldare la casa con le stufe a pellet: tutte le migliori soluzioni

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Con l’avvicinarsi dell’inverno, è tempo di prepararsi a mantenere la casa calda e confortevole. Al giorno d’oggi, tra le soluzioni più innovative ed efficaci disponibili sul mercato troviamo la stufa a pellet, un dispositivo che per riscaldare gli ambienti utilizza un combustibile naturale, costituito da segatura e residui di legno compressi.

Scopriamo nel dettaglio come funziona questo dispositivo, quali vantaggi può offrire e le attività di manutenzione da effettuare per prolungarne la vita utile, così da sfruttarlo al meglio.

Stufe a pellet: come funzionano e quali vantaggi offrono


Dal punto di vista del funzionamento, le stufe a pellet sono dotate di un serbatoio in cui vengono inseriti i pellet. Un meccanismo automatico alimenta poi il braciere, dove il combustibile brucia rilasciando calore. Molti modelli moderni includono anche un sistema di ventilazione che distribuisce uniformemente il calore nell’ambiente, migliorando ulteriormente l’efficienza energetica.

L’utilizzo di questi dispositivi comporta quindi innanzitutto un vantaggio per l’ambiente: ricorrere al pellet certificato, di qualità elevata, permette infatti di produrre meno emissioni di CO2 rispetto ai combustibili fossili.

Inoltre, optare per una stufa a pellet significa beneficiare di una soluzione pratica, oltre che efficiente, soprattutto per quello che riguarda i modelli più moderni, spesso dotati di funzioni di automazione e controllo da remoto, che permettono di programmare e regolare la temperatura a distanza, adattando di volta in volta il riscaldamento alle esigenze quotidiane della famiglia.

Infine, è bene ricordare che il pellet presenta dei costi piuttosto competitivi, che risultano a tutti gli effetti più economici rispetto ai combustibili fossili nel periodo pre-stagionale. Una programmazione oculata delle spese permette quindi di impattare meno anche sul budget familiare da destinare al riscaldamento.

Naturalmente, per usufruire al meglio dei vantaggi offerti dalle stufe a pellet rimane fondamentale affidarsi a realtà specializzate di riferimento del settore. Ne costituisce senza dubbio un esempio Stufe a Pellet Italia, produttore che mette a disposizione un’ampia gamma di modelli, tutti a prezzi di fabbrica, che per il quarto anno consecutivo è stata anche premiata con il Financial Times Award per essere una delle 1000 aziende in più rapida crescita in Europa.

Le potenzialità delle stufe a pellet slim


Quando si opta per una stufa a pellet è importante tenere conto in fase di scelta di una serie di caratteristiche, tra cui le dimensioni dell’ambiente in cui il dispositivo dovrà essere collocato.

Non tutte le abitazioni dispongono infatti dello spazio necessario per installare un modello tradizionale, specialmente se si tratta di piccoli appartamenti o di immobili in cui le stanze presentano un layout meno lineare, a causa della presenza di pareti corte, rientranze o nicchie.

In questi casi, una soluzione particolarmente interessante è rappresentata dalle stufe a pellet slim, che si contraddistinguono per la profondità ridotta e una struttura compatta, che ne consente la collazione anche in spazi ristretti o corridoi. Il tutto naturalmente senza andare a impattare sull’efficienza energetica.

Grazie al design accattivante, questi modelli risultano perfetti anche per chi cerca una soluzione discreta e moderna che si integri armoniosamente in appartamenti o case con un design contemporaneo, senza comprometterne lo stile e l’estetica. Molti modelli slim sono infatti dotati di sistemi di ventilazione avanzati, che garantiscono una diffusione uniforme del calore anche in ambienti più grandi.

Manutenzione e durata: mantenere la stufa a pellet efficiente nel tempo


Per mantenere la stufa a pellet in perfette condizioni e prolungarne la durata, è essenziale effettuare una manutenzione regolare.

Si tratta di svolgere in modo regolare operazioni di pulizia del braciere e del serbatoio dei pellet, così come di controllare le ventole e assicurarsi che i filtri siano liberi da residui. In questo modo sarà possibile garantire un funzionamento sicuro e performante.

Molti produttori, inoltre, consigliano una pulizia quotidiana della camera di combustione e una manutenzione più approfondita almeno una volta l’anno, preferibilmente prima dell’inizio della stagione fredda.

Attraverso queste pratiche, oltre a prolungare la vita del dispositivo si ottimizzerà anche il consumo di pellet.

Investire in una stufa a pellet per il riscaldamento della propria abitazione, approfittando anche delle agevolazioni disponibili per esempio con il Bonus Ristrutturazioni o l’Ecobonus, significa quindi optare per una soluzione efficiente, sostenibile e moderna, con cui affrontare al meglio le rigide temperature che caratterizzeranno l’inverno sempre più alle porte.

Napoli, Caiafa ribadisce al gip: “Arma trovata…Arcangelo mi sussurrò Renà non mi lasciare”

Napoli. Ha ribadito la sua versione aggiungendo una frase strappalacrime del suo amico ucciso per sbaglia l’altra mattina in vai dei Tribunali nel centro storico di Napoli.

Renato Benedetto Caiafa, 19 anni è comparso stamani davanti al gip nel carcere di Poggioreale dove è detenuto per possesso di arma e spari in luogo pubblico e indagato per l’omicidio del suo amico Arcangelo Correra.

Assistito dall’avvocato Giuseppe De Gregorio ha raccontato la sua versione della notte tra venerdì e sabato scorsi.

“Abbiamo trascorso la nottata ai baretti di Chiaia. Eravamo io, Arcangelo e Giuseppe, un nostro amico di 17 anni. Siamo tornati in piazzetta intorno alle 4.30 del mattino, quando abbiamo notato quella pistola sullo pneumatico di un’auto in sosta, che era parcheggiata li’ da tempo. Appena il tempo di impugnarla che e’ partito un colpo”.

L’avvocato ha chiesto per lui una misura alternativa al carcere

Poi la frase che Arcangelo, ancora vivo, avrebbe detto mentre lo trasportava in ospedale: “Renato, non mi lasciare”. L’avvocato Giuseppe De Gregorio ha chiesto per lui una misura alternativa al carcere.

Grifoni torna con Ci vuole soul, una nuova canzone che tocca il cuore

Dal 17 novembre 2024, l’artista Grifoni si prepara a conquistare nuovamente il pubblico grazie alla sua ultima uscita musicale, “Ci vuole soul”. Il brano, prodotto da Francesco Arpino, sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali e distribuito da Ada Music Italy.

La traccia rappresenta un viaggio emotivo nel quale Grifoni invita gli ascoltatori a riscoprire il “soul” che risiede in ciascuno di noi, spesso dimenticato nella frenesia quotidiana. L’artista stesso descrive il pezzo come un “invito gentile” a dar spazio alle proprie emozioni. Durante l’estate, Grifoni ha ulteriormente dimostrato la sua presenza scenica aprendo il concerto dei The Kolors.

Inoltre, ha partecipato come ospite al Premio Lunezia, condividendo il palco con artisti come Irene Grandi, BigMama e Aka7even. Con “Ci vuole soul”, Grifoni continua a costruire il suo percorso musicale, mantenendo il focus su autenticità e introspezione. La canzone si promette un altro passo significativo nella discografia dell’artista, capace di suscitare forti emozioni tra il pubblico.

Napoli, presentazione del libro Fuga dalla Miniera di Felice Lotito

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Giovedì 14 novembre 2024, ore 17,30 presso ETHOS E NOMOS (Via Bernini, 50 – Napoli),presentazione del libro FUGA DALLA MINIERA di Felice Lotito, pubblicato da Albaccara Casa Editrice.

Il romanzo si colloca nel contesto storico dello sfruttamento della manodopera minorile nelle miniere di zolfo della Sicilia alla fine del XIX secolo. La trama segue le vicende di tre ragazzi – Benedetto, Sebastiano e Domenico – che fuggono dal loro villaggio e dalle condizioni di semi schiavitù dei cunicoli miners. Parallelamente, il giornalista francese Philippe Calieri indaga sul fenomeno sociale legato a questo sfruttamento.

La storia dietro il romanzo

Philippe Calieri, grazie a una rete di informatori e colleghi, scopre il traffico marittimo che trasferisce molti “carusi” dalla Sicilia a Marsiglia. Qui, i giovani venivano indirizzati verso opifici o finivano nelle mani della malavita marsigliese, nota per l’efferatezza e l’ampiezza dei suoi traffici nel Mediterraneo. Un romanzo avvincente che ritrae aspetti sociologici di un’epoca buia della storia italiana.

Gli ospiti dell’evento

All’evento di presentazione, si confronteranno con l’autore il professor Francesco Soverina dell’Istituto Storico della Resistenza e Tonia De Giuseppe, professoressa associata di pedagogia speciale e dell’inclusione presso l’Università Giustino Fortunato. Letture a cura di Giancarlo Lobasso accompagneranno la serata, mentre l’intervento musicale sarà del Duo “Mandolincanto”, composto dalla cantante Laura Misticone e dalla mandolinista Claudia Qu. L’organizzazione e la conduzione saranno affidate a Laura Bufano, giornalista.

Aggressione in carcere, 12 detenuti indagati ad Avellino

Dodici detenuti sono stati inseriti nel registro degli indagati dalla Procura di Avellino in seguito alla brutale aggressione avvenuta il 12 ottobre scorso, che ha quasi tolto la vita a un recluso di 26 anni originario di Napoli.

Il pm Luigi Iglio ha formulato le accuse di tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale, dato che i sospettati avrebbero ostacolato gli agenti della Polizia Penitenziaria nel tentativo di fermare l’attacco.

Le indagini mirano anche a individuare un possibile mandante di quella che sembra essere stata una spedizione punitiva. A seguito di questi fatti, una cinquantina di detenuti della Sezione Alta Sicurezza sono stati trasferiti in altre strutture.

La vittima dell’aggressione, colpita da numerose coltellate, ha lottato tra la vita e la morte per giorni e rimane ancora ricoverata presso l’ospedale “Moscati” di Avellino.

Scontri dopo Angri Matera, il questore di Salerno emette 23 Daspo

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SALERNO – Il questore di Salerno ha emesso 23 provvedimenti di Daspo a carico di tifosi dell’U.S. Angri 1927, coinvolti negli episodi di violenza avvenuti lo scorso 14 gennaio durante l’incontro di Serie D tra Angri e Matera. Al termine della gara, un folto gruppo di tifosi locali ha dato vita a tafferugli e azioni violente, anche contro i Carabinieri impegnati nel servizio d’ordine pubblico. Gli scontri si sono intensificati durante il deflusso, creando momenti di grande tensione e disordine.

Grazie alle indagini svolte dalla Divisione Anticrimine della Questura di Salerno e dai Carabinieri della Stazione di Angri, è stato possibile identificare i 23 tifosi responsabili dei disordini. Tra questi, tre persone sono accusate delle lesioni inflitte al comandante della Stazione dei Carabinieri di Angri, rimasto ferito durante le concitate fasi della rissa.

I Daspo, con durata compresa tra 2 e 7 anni, mirano a prevenire ulteriori episodi di violenza sportiva, vietando ai destinatari l’accesso agli stadi e agli eventi sportivi. Questa misura si inserisce in una serie di azioni per garantire la sicurezza e il rispetto della legalità negli impianti sportivi e nelle aree circostanti, a tutela del pubblico e delle forze dell’ordine impegnate sul campo.

A New York, rassegna cinematografica dedicata ai film dei fratelli Vanzina

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Il cinema italiano sbarca a New York con un evento che celebra i film dei Vanzina, organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura. L’iniziativa mira a esplorare l’influenza di Steno, Carlo ed Enrico Vanzina sulla cinematografia italiana, includendo una mostra e un dibattito.

Dialogo e Approfondimenti

Durante la giornata, esperti del cinema e della cultura italiana esamineranno il contributo dei Vanzina al cinema. Prenderanno parte agli interventi personalità come Enrico Vanzina, noto sceneggiatore e regista, Annarita Borelli, presidente dell’Associazione Storia Cinema Italiano, Gaetana Marrone-Puglia, docente alla Princeton University, e Marina Iavarone dell’Università di Napoli Parthenope.

Una Mostra Dedicata

A corredo dell’evento, una mostra, curata da Marco Dionisi Carducci, resterà accessibile fino al 14 novembre. Questa esposizione rappresenta un’opportunità unica per riscoprire e apprezzare il patrimonio cinematografico dei Vanzina, attraverso materiali straordinari che illustrano un capitolo significativo della storia del cinema italiano.

Presentazione dell’edizione critica delle opere di Annibale Ruccello

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Oltre trent’anni dopo la sua scomparsa, Annibale Ruccello continua a influenzare il teatro italiano contemporaneo. Il 14 novembre, alle ore 17.00, presso la Sala Assoli di Napoli, si terrà la presentazione dell’edizione critica delle opere del drammaturgo campano. Un evento significativo che riunisce studiosi, attori e testimonianze per riflettere sull’eredità culturale di Ruccello.

Un Ricordo Vissuto Sul Palco

L’iniziativa promossa dall’Università degli Studi di Napoli Federico II e Casa del Contemporaneo vuole valorizzare le opere di Ruccello attraverso l’edizione critica dei suoi testi e la creazione di un archivio dedicato. Grazie a questo progetto, verranno conservati e resi accessibili documenti e materiali inediti che illustrano la sua carriera. La curatela dell’edizione critica è stata affidata a un team di esperti del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II, comprendente Simone Magherini, Andrea Mazzucchi, Matteo Palumbo, Pasquale Sabbatino e Piermario Vescovo.

Ruccello, noto per opere come “Le cinque rose di Jennifer”, “Weekend”, “Ferdinando” e “Anna Cappelli”, continua a rappresentare una voce influente nella drammaturgia. La sua capacità di cogliere le profondità della condizione umana rende le sue opere ancora attuali e significative.

Partecipazione di Artisti e Studiosi

L’evento del 14 novembre sarà arricchito dalla presenza di attori che hanno incarnato i personaggi di Ruccello, insieme a studiosi e compagni di viaggio dello scrittore. Dopo i saluti del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, professionisti come Vincenzo Caputo, Monica Citarella, Matteo Palumbo e altri condivideranno riflessioni critiche sulle opere del drammaturgo.

Inoltre, Benedetta Buccellato presenterà una nuova versione di “Anna Cappelli”, in scena dal 15 al 17 novembre, interpretando il ruolo che Ruccello le aveva scritto su misura. Lo spettacolo offrirà al pubblico un’opportunità di rivivere l’intensità e l’umanità dei drammi di Ruccello.

Omaggio al Maestro

A concludere l’evento, ci saranno le proiezioni di “Ferdinando”, diretto da Giuseppe Bertolucci, e “L’ereditiera” di Arturo Cirillo, entrambe opere emblematiche del panorama teatrale di Ruccello. Il pubblico potrà così immergersi nel mondo del drammaturgo attraverso questi adattamenti cinematografici.

L’ingresso all’incontro e alla visione dei video sarà libero, mentre i biglietti per lo spettacolo saranno disponibili a prezzi accessibili, con tariffe ridotte per giovani, anziani e istituzioni convenzionate. Gli interessati potranno richiedere informazioni e prenotazioni attraverso i contatti forniti.

Progetto Itaca, torna a Napoli il Mercatino degli Artigiani tra solidarietà e creazioni uniche

NAPOLI – Venerdì 22 e sabato 23 novembre, dalle 11 alle 19 in via A. D’Isernia 11, Progetto Itaca ospita la decima edizione del Mercatino degli Artigiani – versione invernale, un evento ormai irrinunciabile per i cittadini e gli appassionati dell’artigianato. Con ingresso libero e spazi coperti in caso di pioggia, il mercatino vedrà la partecipazione di oltre 30 espositori, che proporranno una varietà di creazioni: borse in pelle, gioielli fatti a mano, scialli di lana, quadri, tovaglie, ceramiche, articoli natalizi e molto altro.

Pensato come un’occasione speciale per chi cerca regali di Natale o oggetti unici fatti a mano, il mercatino è un progetto solidale ideato da Marcella Molino, Marina del Giudice e Francesca de Grazia, con l’obiettivo di sostenere i programmi di cura e prevenzione di Progetto Itaca Napoli, dedicati al disagio mentale. In una cornice festosa e accogliente, sarà possibile anche fare una pausa pranzo o caffè, condividendo un dolce o una merenda, lontani dal caos cittadino.

Gli spazi espositivi e l’accoglienza sono curati direttamente dai soci del Club Itaca, che hanno lavorato sotto la guida di Marcella Molino e Francesca de Grazia per creare un layout invitante e ben organizzato. Il Club Itaca propone anche un’area ristoro speciale, dove i visitatori possono gustare piatti preparati dai soci stessi, affiancati da una selezione di dolci fatti in casa acquistabili a un prezzo solidale.

Oltre agli articoli artigianali, sarà possibile acquistare riso Carnaroli e, novità di quest’anno, i panettoni artigianali e gioielli in macramè con pietre preziose, frutto del laboratorio artistico sul gioiello curato dall’artista Imma Marra, che ha guidato i soci del Club Itaca nella creazione di nuove collezioni uniche. Il Mercatino degli Artigiani si ripeterà a giugno 2025 con la stessa filosofia: fare del bene attraverso la creatività e il lavoro manuale.

Parcheggiatori abusivi a Napoli, denunciati per recidiva in 46

NAPOLI – Proseguono le operazioni di contrasto al fenomeno dei parcheggiatori abusivi da parte della Polizia Locale di Napoli, secondo le disposizioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto Michele di Bari. Nella settimana tra il 4 e il 9 novembre, il Comando di Polizia Locale, in collaborazione con la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e gli Ausiliari dell’Azienda Napoletana Mobilità, ha intensificato i controlli in varie zone critiche della città, tra cui Lungomare, Centro storico, Ponticelli, Fuorigrotta, Chiaiano, Vomero e la zona ospedaliera.

Nel corso delle verifiche, sono stati sanzionati 24 parcheggiatori abusivi, mentre 46 soggetti sono stati denunciati per recidiva. Le operazioni rientrano in una più ampia strategia volta a ridurre l’illegalità legata alla gestione abusiva dei parcheggi, un fenomeno diffuso in tutta l’area metropolitana.

“I controlli continueranno nei prossimi giorni e nelle prossime settimane,” fa sapere il Comando della Polizia Locale, confermando l’impegno a intensificare ulteriormente le attività di monitoraggio e repressione contro le attività illegali che minacciano la sicurezza e l’ordine pubblico in città.

Pusher incensurati traditi dall’agitazione a Volla: arrestati

VOLLA – Un controllo stradale in via Filichito si è concluso con l’arresto di due uomini incensurati, fermati dai carabinieri della sezione radiomobile di Torre del Greco. Il veicolo, un’utilitaria guidata da un 34enne, ha rallentato subito all’alt della pattuglia. Con lui un 36enne, entrambi senza precedenti e sconosciuti alle forze dell’ordine.

All’apparenza sereni, i due uomini hanno risposto educatamente e presentato i documenti. Tuttavia, i loro sguardi ripetutamente diretti verso un sacchetto bianco sul cruscotto non sono sfuggiti ai militari. Un comportamento che ha immediatamente destato sospetti nei carabinieri, esperti nel cogliere ogni dettaglio, anche i più sottili segni di nervosismo.

Quando i militari hanno afferrato il sacchetto, hanno trovato al suo interno 97 grammi di hashish. Ulteriori controlli hanno portato alla scoperta di altre due dosi della stessa sostanza, nascoste sotto il tappetino del passeggero. Nelle tasche dei due uomini, inoltre, sono stati trovati migliaia di euro in contanti, presumibilmente provento dell’attività di spaccio.

La perquisizione è poi proseguita nelle rispettive abitazioni dei due sospettati, dove i carabinieri hanno trovato altra droga e ulteriori somme di denaro, per un totale di oltre 14mila euro. L’intero quantitativo di stupefacente e il denaro sono stati sequestrati. I due uomini sono stati arrestati per detenzione di droga ai fini di spaccio e ora si trovano in carcere, in attesa di giudizio.

Cinema: al concorso “Viaggio in treno” vincono gli abruzzesi Paolucci e Coccoli

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Nel recente contest internazionale “Viaggio in treno”, svoltosi al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa a Napoli, gli abruzzesi Francesco Paolucci e Alessandro Coccoli sono stati proclamati vincitori. Il cortometraggio “Cicale”, diretto da Paolucci con Coccoli nel ruolo di protagonista e co-sceneggiatore, ha ottenuto il primo posto tra ben 160 opere in gara, provenienti da oltre 30 nazioni.

Evento di Premiazione

La cerimonia di premiazione, tenutasi il 10 novembre, ha visto la partecipazione di numerose figure di rilievo del panorama culturale italiano. Presenti all’evento il direttore del museo, Oreste Orvitti, e Mario Esposito, ideatore del progetto e responsabile del Premio Penisola Sorrentina. La serata è stata ulteriormente arricchita dalla presenza di rappresentanti accademici e culturali come Francesco d’Ippolito e Marcello D’Aponte, insieme al regista Paolucci e a Sabato Gargiulo, Responsabile Infrastrutture di Fondazione F.S.

Il Cortometraggio “Cicale”

“Cicale” è stato apprezzato per la sua narrazione suggestiva. Ambientato in una stazione ferroviaria ormai in disuso, il corto racconta il ricongiungimento di due fratelli, Daniele e Claudia Bresson, che si rincontrano per la lettura di un testamento, segnando il primo incontro in vent’anni. La giuria, composta da studenti del Master in turismo sostenibile dell’Università Vanvitelli, ha premiato l’opera per la capacità di evocare il valore poetico e semantico delle stazioni ferroviarie come spazi di interazione e riflessione.

Significato del Contest

Il contest “Viaggio in treno” fa parte dell’iniziativa “M2 Filming Experience – Mezzogiorno e Mediterraneo”, sponsorizzata dalla Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane. L’evento sottolinea il legame tra cinema e mondo ferroviario, esaltando il ruolo delle stazioni non solo come strutture urbane ma anche come crocevia di esperienze umane, in un richiamo storico a “L’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat” dei fratelli Lumière.

Vinicio Marchioni sul palco del Teatro Bolivar con Tra sacro e profano

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Il 17 novembre 2024, Vinicio Marchioni porterà sul palco del Teatro Bolivar di Napoli il suo spettacolo “Tra sacro e profano”. L’evento, previsto per le ore 21.00, è diretto da Nu’Tracks e organizzato in collaborazione con Anton Art House.

Un Viaggio Onirico

Lo spettacolo propone un viaggio attraverso la Roma conosciuta e quella segreta, dipingendo scenari che evocano immagini vivide della città eterna. Marchioni trasporta il pubblico in un mondo dove il sacro s’intreccia con il profano, puntando i riflettori su una città che vive tra antichi splendori e moderne contraddizioni.

Roma tra Rime e Parole

L’interpretazione artistica di Marchioni si snoda tra descrizioni poetiche delle strade di Trastevere e le melodie delle canzoni che attraversano il tempo, creando intrecci tra passato e presente, tra dialetto e poesia. Le rime di Remo Remotti e le atmosfere dei Castelli Romani si fondono per offrire uno spettacolo che mira a celebrare la bellezza e la crudezza di Roma. Marchioni, attraverso “Tra sacro e profano”, condivide la sua visione personale della città, catturando l’essenza di Roma in una serata che promette di incantare il pubblico del Teatro Bolivar.

Ladro in fuga a Caserta, 20enne cade dal secondo piano per tentare di fermarlo: ferito

CASERTA – Un giovane di vent’anni è rimasto ferito mentre cercava di bloccare un ladro che aveva tentato un furto nella sua abitazione, situata dietro Palazzo Castropignano, sede del Municipio di Caserta in piazza Vanvitelli. La sua caduta dal secondo piano, avvenuta durante un concitato inseguimento, ha generato un forte rumore che ha attirato l’attenzione dei vicini, i quali hanno subito allertato i soccorsi.

Secondo il racconto del ragazzo, avrebbe sorpreso il malvivente intento a fuggire dall’appartamento e ha deciso di inseguirlo per impedirgli di scappare. Durante l’inseguimento, però, il giovane ha perso l’equilibrio, probabilmente a causa di un passo falso, ed è precipitato dal secondo piano. Nonostante il volo di diversi metri e l’impatto violento con il suolo, il giovane è riuscito a rialzarsi quasi da solo, riportando solo lievi contusioni al volto.

Un’ambulanza del 118 è arrivata rapidamente e ha trasportato il ragazzo all’ospedale di Caserta, dove è stato sottoposto a ulteriori accertamenti per escludere eventuali lesioni interne. I medici hanno definito “fortunata” la sua condizione, viste le circostanze dell’incidente.

Intanto, le forze dell’ordine stanno investigando sull’accaduto per identificare l’autore del furto e chiarire se sia riuscito a far perdere le proprie tracce. Il drammatico episodio ha suscitato una forte reazione tra i residenti della zona, preoccupati per l’incremento di episodi di criminalità e vicini al giovane, che ha rischiato la vita per difendere la propria casa.

Scappa con flebo attaccata al braccio dall’Ospedale di Eboli, fermata in stato confusionale in strada

EBOLI – Episodio insolito negli ultimi giorni avvenuto all’ospedale di Eboli, dove una paziente è scappata dal reparto con la flebo ancora inserita nel braccio. La donna è stata poi avvistata da alcuni passanti, in stato di evidente confusione, mentre si aggirava per le strade cittadine.

La fuga è stata scoperta venerdì, quando il personale sanitario ha notato l’assenza della paziente e ha avviato immediatamente le ricerche all’interno della struttura, senza però riuscire a trovarla. Poco dopo, è giunta al 118 una segnalazione che indicava la presenza di una donna con una flebo al braccio, in apparente stato confusionale, nei pressi dell’ospedale di Eboli.

Il personale medico del 118 della zona, intervenuto prontamente, ha rintracciato la paziente e, insieme agli operatori sanitari dell’ospedale, l’ha riportata in sicurezza all’interno della struttura.

Arzano, sgombero e abbattimento per la casa abusiva del boss Giovanni Di Annicella

ARZANO – È in corso lo sgombero e l’abbattimento della residenza abusiva del boss Giovanni Di Annicella, membro di spicco del clan Moccia e attualmente detenuto all’ergastolo. La casa, un’abitazione di circa 180 metri quadrati occupata dai familiari di Di Annicella dal 2014, era stata acquisita al patrimonio comunale già nel 2016, due anni dopo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni camorristiche. Tuttavia, fino ad oggi l’edificio era rimasto occupato.

L’operazione è condotta dagli agenti del Commissariato di Frattamaggiore, dai Carabinieri della Tenenza locale e dal Comando della Polizia locale di Arzano, supportati da vigili del fuoco e servizi sanitari. Intanto, la Direzione Distrettuale Antimafia sta indagando su come l’edificio sia rimasto nella disponibilità della famiglia del boss nonostante i provvedimenti di confisca e il precedente scioglimento dell’amministrazione comunale.

Questo intervento è stato sollecitato dall’Ufficio Ambiente e Patrimonio del Comune e da ripetute denunce giornalistiche e dell’associazione antimafia Antonino Caponnetto, che già in passato aveva inviato segnalazioni al Procuratore Nicola Gratteri su possibili ulteriori criticità legate alla gestione della cosa pubblica ad Arzano. Nei prossimi mesi è previsto anche l’abbattimento di un’altra abitazione abusiva legata al clan Amato-Pagano, situata in via Zanardelli.

Baretti di Chiaia, controllati locali: multe, sequestri e sospensioni per carenze igieniche

Intensi controlli nella zona dei baretti di Chiaia e nel mercatino di Antignano, al Vomero, hanno portato a pesanti sanzioni e alla sospensione di diverse attività per gravi irregolarità. Tra il 7 e l’8 novembre, il personale dell’ASL Napoli 1, insieme ai Carabinieri, ha ispezionato 20 locali tra bar e ristoranti nell’area di Chiaia, rilevando numerose violazioni: sono state comminate 85 prescrizioni e 18 sanzioni, per un totale di 29.500 euro. Due sequestri alimentari hanno portato al ritiro di 130 kg di merci per mancanza di tracciabilità. Inoltre, sette locali hanno ricevuto un provvedimento di sospensione dell’attività, sei dei quali per carenze igieniche e uno per mancanza delle autorizzazioni necessarie.

Il giorno successivo, le verifiche si sono estese al mercatino di Antignano, nel quartiere Vomero. In questo caso, il personale dell’ASL, coadiuvato dalla Polizia Locale, dai Carabinieri, dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato, ha passato al setaccio un panificio con laboratorio gastronomico e un negozio di ortofrutta. Anche qui sono emerse gravi carenze: sono state comminate dieci prescrizioni, tre sanzioni per un totale di 4.000 euro e sequestrati 350 kg di alimenti. L’attività del panificio è stata sospesa per mancanza di condizioni igienico-sanitarie adeguate.

Ulteriori controlli nei quartieri di Chiaia e Vomero hanno portato a 68 prescrizioni, una diffida e 11 sanzioni per un totale di 15.500 euro, insieme al sequestro di 90 kg di prodotti alimentari privi di tracciabilità. Queste operazioni rientrano in un piano di controlli coordinati dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto di Napoli Michele di Bari, mirato a garantire il rispetto delle norme igieniche e amministrative nei luoghi di maggiore affluenza della città.

Teverola, corruzione al comune: arrestati due ex sindaci

Terremoto politico al comune di Teverola, dove sono stati arrestati  figure di spicco nell’amministrazione locale, tra cui due ex sindaci, Biagio Lusini e Tommaso Barbato, posti agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione e lottizzazione abusiva.

L’indagine, coordinata dai magistrati Cesare Sirignano e Patrizia Dongiacomo, ha anche coinvolto altri esponenti locali, tra cui Pasquale De Floris, ex capogruppo in consiglio comunale, e Gennaro Pitocchi, un tecnico con incarichi in diversi comuni.

Gli investigatori ritengono che Lusini abbia svolto un ruolo chiave, fungendo da intermediario tra amministratori e imprenditori per facilitare la concessione di permessi di costruzione legati al Parco Iris, un complesso residenziale ora sequestrato insieme ad un altro edificio in via Fratelli Bandiera.

Secondo l’accusa, Lusini avrebbe influenzato anche il mandato di Barbato, esercitando un controllo sull’ufficio tecnico del Comune di Teverola, dove, come sostengono gli inquirenti, solo funzionari disposti a favorire gli interessi di imprenditori e costruttori venivano scelti per il ruolo.

Nell’indagine, che coinvolge anche altre figure come Pasquale Buonpane, Angelo Morra, e diversi ex dirigenti e tecnici del Comune, emerge inoltre l’accusa secondo cui Lusini avrebbe consegnato a Barbato somme di denaro ricevute da imprenditori. L’inchiesta getta luce su un presunto sistema di corruzione che avrebbe condizionato pesantemente la gestione urbanistica del comune di Teverola, con impatti anche sull’attuale amministrazione.

I carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa hanno eseguito anche quattro misure del divieto di dimora per l’ex consigliere comunale di opposizione Pasquale Buonpane, per l’imprenditore Angelo Morra, per Teresa La Palomenta, compagna di Pitocchi, e il figlio della donna, Alessandro Pisani.

Nell’indagine dei sostituti Cesare Sirignano e Patrizia Dongiacomo figurano anche altri sette indagati, tra cui l’ex assessore comunale Biagio Pezzella, che ad inizio ottobre, quando si seppe dell’indagine, si dimise dalla carica in giunta ma non da quella di consigliere comunale, il responsabile dell’area finanziaria del Comune Massimiliano Schiavone, Davide Vargas, ex dirigente dell’Urbanistica di Teverola, e il costruttore Giovanni Miniero.

 

Terzigno, rapina al minimarket e feriscono il titolare: arrestati due bengalesi

Due uomini entrano in un minimarket con l’intento di compiere una rapina. All’interno del negozio, la proprietaria, accompagnata dalla figlia piccola, resiste alle minacce, ma i rapinatori insistono e si fanno consegnare il denaro.

Poco dopo, il marito della donna interviene, ma viene colpito violentemente con calci e pugni, riportando ferite.

Siamo a Terzigno, a sud di Napoli, poco dopo la mezzanotte, in piazza Troiano. I malviventi fuggono convinti di averla fatta franca, approfittando del buio, ma una pattuglia della sezione radiomobile della compagnia di Torre Annunziata si trova nelle vicinanze

. Le vittime, sotto choc, gridano per chiedere aiuto: l’uomo è ferito al volto e alle mani. I carabinieri, raccolta la descrizione dei rapinatori, iniziano subito le ricerche.

Dopo meno di un chilometro, c’è una svolta. Un uomo viene avvistato mentre corre in via delle Rose, a poca distanza dal minimarket rapinato. Si tratta di un 44enne originario del Bangladesh, noto alle forze dell’ordine, la cui descrizione corrisponde esattamente a quella fornita dalle vittime.

 In manette un 44enne e un 40enne del Bangladesh

I carabinieri lo fermano e, con una perquisizione nell’abitazione dell’uomo, trovano il complice: un 40enne senza fissa dimora, anche lui del Bangladesh e già noto alle autorità.

I due sono stati arrestati per rapina e trasferiti in carcere. Le vittime sono state soccorse dal personale del 118, riportando solo contusioni e qualche graffio.

Il clan Amato Pagano usava l’App Matrix e nomi dei calciatori

Napoli. Utilizzavano un’app di messaggistica crittografata, chiamata Matrix, per comunicare in modo sicuro. Per nascondere le loro identità, utilizzavano nomi in codice di famosi calciatori come Pelé, Careca, Messi, Drogba e persino Lorenzo Insigne.

E’ quanto emerge dalle indagini sulla rete di narcotrafficanti sgominata oggi a Napoli e provincia grazie a un’operazione congiunta dei carabinieri e della DDA partenopea. Ben 33 persone, legate al clan Amato-Pagano, sono finite in manette.

Tecnologie sofisticate e collaborazione internazionale

Per rendere ancora più difficile l’intercettazione, i criminali impiegavano telefoni Google con SIM olandesi e un sistema di crittografia avanzato. L’indagine ha rivelato collegamenti con altre organizzazioni criminali in Calabria, Puglia e Roma.

Il denaro ricavato dal traffico di droga veniva riciclato con l’aiuto di due cittadini cinesi, che nascondevano ingenti somme di denaro in appositi vani ricavati all’interno di un’auto.

Infatti tra i destinatari degli arresti in carcere figura anche il narcos latitante 33enne Simone Bartiromo e, tra gli indagati per i quali è stata rigettata la richiesta di un provvedimento cautelare, anche due cinesi a cui gli inquirenti contestano di avere custodito per conto dei trafficanti di droga ben 400mila euro in contanti poi nascosti nei vani segreti ricavati in una vettura.

Riciclaggio e complicità cinese

Grazie a sofisticate tecniche di intercettazione, gli investigatori sono riusciti a svelare i dettagli delle operazioni criminali e a documentare l’assistenza legale fornita agli arrestati.

Sono stati individuati otto depositi utilizzati per nascondere droga e denaro, principalmente nelle zone di Mugnano di Napoli e Gricignano d’Aversa.

L’operazione ha portato alla luce un’organizzazione criminale altamente strutturata, capace di utilizzare tecnologie sofisticate e di creare una rete di collaborazioni a livello nazionale. L’uso di nomi in codice e di sistemi di crittografia sottolinea la determinazione dei criminali a sfuggire alla giustizia.

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