Cimitile – La sacra quiete della Pasquetta è stata bruscamente interrotta per un 60enne residente, già gravato dalla misura restrittiva degli arresti domiciliari.
L’uomo, con una mossa tanto azzardata quanto effimera, ha tentato una “scorciatoia” alla sua detenzione domestica, nel miraggio di un sorso alcolico in un bar del centro.
Le pattuglie della sezione radiomobile dei Carabinieri di Nola, impegnate in un meticoloso controllo del territorio, avevano diligentemente verificato la presenza del soggetto presso la sua abitazione in serata. Tutto sembrava rientrare nella routine.
Ma la “sete” di libertà (e di chissà quale elisir proibito) ha giocato un tiro mancino al detenuto. Dopo appena sessanta minuti dal controllo, la sua bicicletta è stata avvistata, inequivocabile, parcheggiata all’esterno di un esercizio pubblico di Cimitile.
L’epilogo è stato rapido e senza appello: i militari hanno fatto irruzione nel locale, sorprendendo l’uomo beatamente appoggiato al bancone, intento a trangugiare una bevanda alcolica. La sua giustificazione, un lapidario “è festa, volevo solo bere qualcosa”, non ha scalfito la ferrea applicazione della legge.
Il bicchiere, simbolo di una libertà illusoria, è rimasto tristemente a metà. Per il 60enne è scattato l’arresto immediato per il reato di evasione.
Ora, nuovamente ristretto tra le mura domestiche, l’evaso “per un bicchiere” attende il verdetto della giustizia. La Pasquetta, per lui, si è trasformata da un giorno di relativa quiete a un brusco ritorno alla realtà carceraria.
Articolo pubblicato il giorno 22 Aprile 2025 - 10:33
Questa storia è molto interessante anche se un po’ triste. L’uomo ha cercato di scappare da una situazione difficile, ma alla fine ha avuto problemi ancor più gravi. Non capisco come possa succedere questo in un giorno di festa.