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Conferenza stampa Antonio Conte dopo Juve – Napoli

“Le valutazioni sono sempre soggettive, il dato da evidenziare è che il nostro portiere non si è mai sporcato le mani. Mentre Di Gregorio è stato decisive su due interventi nel primo tempo. L’ultimo giorno di mercato sono arrivato due centrocampisti come McTominay e Gilmour e poi è stato reintegrato Folorunsho. Abbiamo così avuto la possibilità di fare anche altre cose, siamo stati molto bravi oggi a livello difensivo e di compattezza.

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Secondo me dove dobbiamo e possiamo fare meglio è la fase offensiva, c’erano delle linee di passaggio dove i nostri esterni potevano avere la palla. Anche l’uno contro uno in certe zone dovevamo incidere di più e abbiamo ampi margini di miglioramento. Oggi siamo più ricchi perché abbiamo la possibilità di lavorare su due sistemi di gioco ed è tanta roba per una squadra come la nostra che è solo da 2 mesi e mezzo con me.

Mi dicevate che Anguissa e Lobotka faticavano in mezzo al campo, ora che Kvaratskhelia è più lontano. Ci sono tante valutazioni da fare, abbiamo tanti giocatori che sono arrivati gli ultimi giorni di mercato come anche Neres e Lukaku stessi. Abbiamo fatto un buon filotto dopo un la sconfitta della prima giornata, bisogna lavorare e lo continueremo a fare.

A livello offensivo avevamo delle situazioni che non abbiamo visto e potevamo sfruttare meglio, sono cambiate alcune posizioni e situazioni anche con questo modulo. Questa squadra ha voglia di lavorare e assimilare, abbiamo lavorato su due sistemi.

Quando non vinci devi essere moderatamente soddisfatto, perché devi prendere le cose positive e quelle negative, siamo usciti da questo stadio con 1 punto e sapevamo che non era facile perché so quanti punti gli da questo stadio. C’è tanto da lavorare e migliorare, abbiamo l’obiettivo di crescere e questo ci deve dare una spinta in più. Non era semplice cambiare sistema, era la cosa che temevo di più e si è rivelata molto soddisfacente. Dobbiamo continuare a lavorare.

Per me è stata una grande emozione tornare, il minimo da fare era ringraziare i tifosi con cui ho condiviso 16 anni tra calciatore e allenatore. Oggi sono molto contento di essere a Napoli però.

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La nostra ambizione è quella di tornare quanto prima e riportare il Napoli dove è stato per tantissimo tempo. Oggi era una gara difficile contro un top club, dovevamo capire se siamo sulla giusta direzione e se il livello nostro tornerà quanto prima ad essere quello di una squadra forte. Abbiamo iniziato a lavorare da 2 mesi e mezzo e c’è in atto una nuova costruzione. Abbiamo il dovere di riportare il Napoli nelle giuste posizioni.

La rivalità ci sarà sempre tra tifosi, l’importante è che non ci sia violenza ma educazione e rispetto. Io sono stato anche in l’Inghilterra dove c’è grande rivalità ma anche rispetto e ognuno tifa la sua squadra. Io faccio parte della storia della Juventus, spero in futuro di fare parte anche di quella del Napoli perché sono un uomo del sud e per me è una grande soddisfazione. Tanta gente però dimentica la riconoscenza, la rivalità sul campo c’è e ci sarà sempre, ma nessuno mi toglierà mai quello che io ho scritto con la Juventus e il rapporto con i tifosi. Io li ho visti da avversari, ma mai da nemici”.

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Articolo pubblicato il giorno 22 Settembre 2024 - 11:58 /  Cronache della Campania

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