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Vico Equense, truffa anziana disabile: arrestato a Grumo Nevano

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Si chiude il cerchio su un odioso episodio di truffa ai danni di un'anziana indifesa. Nella mattinata di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Sorrento hanno eseguito a Grumo Nevano un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un uomo gravemente indiziato di aver messo a segno una "truffa aggravata" ai danni di una signora di 78 anni.

L'ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica, rappresenta l'esito di una rapida e meticolosa attività d'indagine condotta dai militari della Stazione Carabinieri di Vico Equense.

I fatti risalgono allo scorso 7 maggio 2025 e sono avvenuti nel comune di Vico Equense. La vittima, una donna invalida con problemi di deambulazione, è stata bersaglio di un copione criminale ormai tristemente noto, ma reso particolarmente crudele dalle circostanze.

La truffa è partita con una telefonata allarmante: un complice si è presentato falsamente come "militare dell'Arma deiCarabinieri", comunicando all'anziana che sua figlia aveva causato un grave sinistro stradale.

L'unica via per "salvarla da possibili conseguenze penali", le veniva detto con tono perentorio, era quella di consegnare immediatamente il denaro contante che aveva in casa a un "collega" in arrivo.

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Per rendere la messinscena più credibile e straziante, una probabile complice, fingendosi la figlia, ha iniziato a gridare al telefono richieste di aiuto, gettando l'anziana madre nel panico e nell'erroneo convincimento di dover obbedire a un ordine delle Forze dell'Ordine.

Pochi istanti dopo, il complice – identificato nell'odierno indagato – si è presentato a casa della 78enne, qualificandosi a sua volta come Carabiniere. La donna, plagiata e terrorizzata, gli ha consegnato circa 400 euro che aveva in casa. Ottenuto il bottino, l'uomo si è dileguato.

Individuato grazie alle telecamere e a una targa alterata

Le indagini, coordinate dalla Procura oplontina, si sono concentrate sull'analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. Il lavoro investigativo, supportato dalla collaborazione di altri Reparti dell'Arma, ha permesso di risalire con elevata probabilità all'identità dell'autore del raggiro.

È emerso inoltre che l'indagato aveva tentato di eludere eventuali ricerche utilizzando un motociclo con targa alterata. Un tentativo fallito: l'uomo è stato infatti fermato, solo due giorni dopo la truffa, dai Carabinieri di Amalfi a bordo dello stesso veicolo.

Dopo le formalità di rito, il soggetto è stato associato agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, in attesa di rispondere davanti alla Giustizia delle accuse di truffa aggravata, reato reso ancora più odioso dalla scelta di colpire persone per l'età e la vulnerabilità.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 2 Ottobre 2025 - 10:13 - Federica Annunziata

Commenti (1)

L’episodio di truffa è veramente allarmante e fa riflettere su quanto sia facile ingannare le persone anziane. Spero che la giustizia faccia il suo corso e che questi criminali vengano puniti come meritano. Non è giusto approfittare delle persone vulnerabili.

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