Benevento – «Liste pulite? Non c’è dubbio: sono una garanzia per tutti, partiti, candidati ed elettori». Con queste parole Roberto Fico, candidato presidente del centrosinistra alle prossime elezioni regionali in Campania, ha inaugurato la sua campagna elettorale a Morcone, nel cuore del Sannio.
L’ex presidente della Camera ha ribadito la sua richiesta agli alleati: ciascun candidato dovrà presentare carichi pendenti e casellario giudiziario. «Non si tratta di giustizialismo – ha precisato – ma di un atto di responsabilità politica e morale».
La sfida della trasparenza
Il tema delle liste pulite torna così al centro del dibattito politico campano. Una questione storicamente delicata in una regione dove il nodo del rapporto tra politica, clientele e infiltrazioni criminali è sempre stato sensibile.
La mossa di Fico, destinata a marcare la sua candidatura con un profilo di rigore etico, mira a differenziarlo non solo dal centrodestra guidato da Stefano Caldoro, ma anche da quella parte della politica locale che negli anni ha mostrato ambiguità o zone d’ombra nella selezione della classe dirigente.Potrebbe interessarti
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Coalizione in movimento
La richiesta avanzata da Fico mette ora la coalizione di centrosinistra di fronte a una sfida concreta: accettare un percorso di massima trasparenza o correre il rischio di spaccature interne.
Alcuni esponenti dei partiti alleati, pur condividendo in linea di principio l’idea, temono che la rigidità del criterio possa escludere figure radicate sul territorio, riducendo il peso elettorale delle liste. Altri, invece, leggono nella proposta un’occasione per rilanciare la credibilità della politica regionale, spesso percepita dai cittadini come distante e compromessa.
Un messaggio agli elettori
Con questa mossa, Fico punta a rafforzare la sua immagine di candidato fuori dagli schemi tradizionali, richiamando i valori di legalità e responsabilità che hanno caratterizzato la sua esperienza nel Movimento 5 Stelle. Il messaggio è diretto soprattutto all’elettorato indeciso e disilluso, che negli ultimi anni ha alimentato l’astensionismo. «Non è giustizialismo – ha sottolineato – ma un impegno di serietà verso i cittadini».
Una campagna in salita
La partita resta comunque complessa: il centrodestra parte da un’alleanza consolidata, mentre il centrosinistra deve ancora trovare la quadra definitiva su liste e candidature. La questione sollevata da Fico potrebbe dunque diventare un banco di prova decisivo: simbolo di una nuova fase politica in Campania, o terreno di scontro tra chi punta alla purezza formale e chi privilegia l’efficacia elettorale.
Commenti (1)
Le parole di Fico suno interessante ma non so se saranno effettivamente seguite da tutti i candidati. La questione delle liste pulite è complicata e richiede una riflessione profonda da parte di tutti gli alleati. Speriamo che non ci siano spaccature.