Cristian Stellini, vice di Antonio Conte sulla panchina del Napoli, non si nasconde dopo il pareggio per 1-1 al Dall’Ara contro un Bologna arrembante: ai microfoni di DAZN, l’allenatore ha offerto un’analisi lucida ma anche pungente, evidenziando i limiti visti nella ripresa da parte della sua squadra.
“Abbiamo fatto un ottimo primo tempo. Avevamo preparato una partita aggressiva, fatta di gioco, movimento e tanta intensità”, ha spiegato Stellini. “Nella ripresa ci è mancato qualcosa. Probabilmente abbiamo badato più a difenderci che a giocare la palla. Quando perdi ritmo contro squadre in salute come il Bologna, fai fatica a riprenderti”.
Il viceallenatore partenopeo ha insistito sul concetto chiave: l’identità del Napoli non può prescindere dalla pressione alta e dal gioco propositivo. “Noi siamo una squadra che deve giocare sempre ad alta intensità. Dobbiamo crescere di mentalità e di voglia nel giocare la palla. Il Bologna ci ha pressato forte e le distanze si sono allungate. Per questo Lukaku è stato anticipato più volte nella ripresa”. Guardando al finale di stagione, Stellini non si tira indietro, ma ribadisce gli obiettivi reali: “Abbiamo voglia di lottare per qualcosa di importante”.
“Dobbiamo però ricordare da dove siamo partiti: l’obiettivo era rientrare nelle prime quattro. Se cresceremo mentalmente, potremo anche sognare”. Infine, un aggiornamento sulle condizioni fisiche di alcuni elementi chiave: “McTominay ha preso una botta alla coscia e una al fianco. Aveva dolore e non riusciva a correre. Buongiorno si è scaldato, perché volevamo tenerlo pronto in caso di emergenza”.
Articolo pubblicato il giorno 7 Aprile 2025 - 23:40