Un immenso buco coronale, largo centinaia di migliaia di chilometri, si è aperto sull’atmosfera esterna del Sole ed è puntato direttamente verso la Terra. Questo fenomeno, osservato il 19 aprile 2025 dagli strumenti del telescopio spaziale Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA, sta scagliando un potente flusso di vento solare che colpirà il nostro pianeta il 21 aprile, giorno di Pasquetta. Gli scienziati dello Space Weather Prediction Center della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) hanno diramato un’allerta per una tempesta geomagnetica di classe G2 (moderata), che potrebbe causare disturbi alle reti elettriche e alle comunicazioni.
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Cos’è un buco coronale e perché è pericoloso?
Come spiegato dalla dottoressa Valentina Penza, ricercatrice del Gruppo Solare dell’Università di Tor Vergata di Roma, i buchi coronali sono regioni dell’atmosfera solare che appaiono più scure nelle immagini a raggi X e ultravioletto estremo, perché il plasma in queste aree è più freddo e meno denso. “Si tratta di regioni unipolari del campo magnetico, che risulta aperto”, ha chiarito Penza.
Questo “squarcio” permette al vento solare, un flusso di particelle cariche elettricamente, di fluire liberamente nello spazio a grande velocità. Nel caso del buco coronale osservato, situato nella porzione meridionale e centrale del disco solare, il flusso di plasma è diretto verso la Terra, con un impatto previsto per Pasquetta.
Moderate (G2) geomagnetic storm watch issued for April 21st when a high speed solar wind stream flowing from a large coronal hole is expected to reach Earth. pic.twitter.com/78N008JFxl
— SolarHam (@SolarHam) April 19, 2025
Il buco coronale in questione ha un diametro di centinaia di migliaia di chilometri, pari a decine di pianeti Terra affiancati. Oltre alla struttura principale, ce n’è una più piccola poco sopra, che contribuisce al fenomeno. Anche se le tempeste geomagnetiche causate dai buchi coronali sono generalmente meno intense rispetto a quelle innescate da brillamenti solari di classe X o espulsioni di massa coronale (CME), possono comunque creare problemi. La NOAA prevede una tempesta di classe G2, che potrebbe causare disturbi alle reti elettriche, alle operazioni satellitari e alle comunicazioni radio ad alta frequenza, oltre a influenzare il comportamento migratorio degli animali.
Cosa aspettarsi a Pasquetta?
L’impatto del vento solare è atteso per lunedì 21 aprile 2025, e gli esperti avvertono che la tempesta geomagnetica potrebbe intensificarsi rispetto alle previsioni iniziali, come già accaduto in passato. Sebbene sia classificata come moderata, non è escluso che possa evolvere in un evento più significativo. Tuttavia, i rischi per la popolazione sono minimi: i principali effetti si limiteranno a possibili blackout temporanei, problemi ai satelliti e spettacolari aurore polari visibili alle alte latitudini. Non resta che attendere e monitorare l’evoluzione del fenomeno, che potrebbe regalare uno spettacolo celeste, ma anche qualche disagio tecnologico
Articolo pubblicato il giorno 20 Aprile 2025 - 10:50