Napoli– Si chiamava Carmine Parlato l’uomo che ha perso la vita nel tragico incidente avvenuto oggi sulla funivia del Monte Faito, precipitata in seguito alla rottura di un cavo.
Parlato era un dipendente dell’Eav, residente a Napoli, da anni al servizio dell’azienda regionale del trasporto pubblico. In passato aveva lavorato nel deposito autobus di Sorrento, prima di essere trasferito al servizio della funivia.
Parlato era anche il fratello dell’autista personale del presidente di Eav, Umberto De Gregorio.
Nell’incidente, come confermato dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in collegamento con RaiNews24, hanno perso la vita altre tre persone – tra cui Carmine Parlato tre turisti.
Mentre un’altra persona gravemente ferita è stata trasportata in elicottero all’ospedale del Mare.
La cabina della funivia, secondo una prima ricostruzione, sarebbe precipitata dopo una discesa ad alta velocità, forse in seguito al cedimento di una fune. Un’altra cabina, sospesa a circa 100 metri d’altezza, è stata messa in sicurezza per consentire il salvataggio dei passeggeri.
Tra i primi a raccontare l’accaduto c’è Massimo Amitrano, storico dipendente Eav con oltre 20 anni di servizio sulla funivia:
“Credo si sia spezzata la corda. Sono scattati i freni, tutto sembrava sotto controllo. Avevamo effettuato tutte le prove fino all’apertura”, ha dichiarato, visibilmente scosso, ai microfoni dei cronisti.
Il presidente De Luca ha espresso cordoglio per le vittime e ha lodato l’intervento tempestivo dei soccorsi:
“È stata una situazione estremamente drammatica, con condizioni atmosferiche molto difficili. Ora è fondamentale procedere con accertamenti tecnici rigorosi per chiarire le cause della tragedia”.
Le indagini sono ora affidate alla magistratura e agli ispettori del Ministero dei Trasporti. La Procura ha aperto un fascicolo per accertare eventuali responsabilità.
Articolo pubblicato il giorno 17 Aprile 2025 - 19:46