Un laboratorio casalingo per il trattamento e lo spaccio di stupefacenti, dove tra i materiali sequestrati spunta anche un roner da cucina – strumento tipico delle cucine gourmet – usato però non per esaltare i sapori, ma per raffinare l’hashish.
È quanto scoperto dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, che hanno arrestato un 46enne di San Giuseppe Vesuviano, già noto alle forze dell’ordine.
Il blitz è scattato dopo un’indagine approfondita che ha portato alla perquisizione dell’abitazione, trasformata in un vero e proprio centro di produzione e confezionamento della droga.
All’interno sono stati trovati 9 chili di hashish, 4 di marijuana, 200 grammi di cocaina e 100 di crack. Un quantitativo che sul mercato al dettaglio avrebbe potuto fruttare oltre 100mila euro.
A colpire i militari, oltre all’ingente quantitativo di stupefacenti, è stata la presenza del roner, un dispositivo usato nella cucina sottovuoto per mantenere temperature costanti.
Proprio questo strumento è indicato nei forum dedicati all’hash curing – termine tecnico che indica la “cura” dell’hashish, una sorta di invecchiamento controllato finalizzato a migliorarne qualità e aroma.
Una pratica sempre più diffusa tra chi vuole ottenere un prodotto “premium”, ma che in questo caso si è trasformata in un aggravante per l’attività illecita.
Il 46enne è stato arrestato con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio, mentre la moglie è stata denunciata a piede libero per lo stesso reato.
Articolo pubblicato il giorno 21 Aprile 2025 - 10:30