Lo scandalo delle scommesse sportive illegali che ha già travolto la Serie A si allarga, e ora la Procura della FIGC chiede ufficialmente gli atti dell’inchiesta condotta dalla magistratura milanese.
Al centro delle indagini, già avviate dai colleghi di Torino e poi trasferite per competenza, Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, accusati non solo di aver giocato su piattaforme non autorizzate, ma anche di aver ricoperto un ruolo attivo come “collettori” di scommesse per altri calciatori.
Secondo quanto scrivono i PM di Milano Paolo Filippini e Roberta Amadeo, i due centrocampisti avrebbero promosso e diffuso l’utilizzo di siti come Betsport22.com, Swapbet365.eu, Vipsport360.com e Texinho.com, piattaforme illegali per le quali la procura ha chiesto gli arresti domiciliari per cinque organizzatori: Tommaso De Giacomo, Patrick Frizzera, Antonio Scinocca, Antonino Parise e Andrea Piccini.
Tra i 20 sportivi indagati per esercizio abusivo di attività di gioco e scommessa figurano anche nomi di spicco del calcio italiano come Florenzi, Zaniolo, McKennie, Perin, Ricci, Bellanova, Buonaiuto, Paredes, Cancellieri, Di Maria e persino il tennista Matteo Gigante. In base agli atti, molti di loro partecipavano a “poker room virtuali tra amici”, piazzando scommesse attraverso i canali clandestini sponsorizzati dagli stessi Tonali e Fagioli.
Emergono anche prestiti di denaro per coprire debiti legati al gioco, come quello da 40mila euro effettuato da Federico Gatti a Fagioli, attraverso un bonifico alla gioielleria Elysium, uno dei fulcri dell’indagine. Non risultano indagati, ma coinvolti in operazioni analoghe, anche Stefano Turati e l’ex difensore Radu Dragusin.
Per Tonali e Fagioli, già colpiti da sanzioni sportive, si profila ora un aggravamento della posizione: non solo gioco illegale, ma anche attività di promozione e intermediazione all’interno di una rete clandestina sempre più estesa. La Figc osserva da vicino e si prepara a intervenire.
Articolo pubblicato il giorno 11 Aprile 2025 - 14:27