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Pozzuoli, paziente tetraplegica lasciata senza le cure

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Pozzuoli – E’ una denuncia forte quella dell’associazione A.Ba.Co Campania, che segnala l’abbandono di una signora tetraplegica lasciata senza le cure necessarie.

Si chiama Simona Parisi, e ha 53 anni purtroppo da 33 anni diventata tetraplegica in conseguenza di un grave incidente stradale: la donna ha scritto anche una accorata lettera richiesta di aiuto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Simona bisognosa di terapie continuative, attraverso l’associazione A.Ba. Co. Campania ha formalmente denunciato una grave carenza nell’assistenza sanitaria garantita. Nonostante le prescrizioni mediche, la struttura convenzionata incaricata delle cure avrebbe ridotto drasticamente il numero di sedute, mettendo a rischio la sua salute.

Terapie dimezzate, diritti negati

In data 28 marzo 2025, l’ASL NA 1 aveva prescritto alla signora Parisi un ciclo riabilitativo di 5 sedute settimanali, essenziale per contrastare le complicazioni respiratorie legate alla sua condizione. Tuttavia, il Centro Serapide di Pozzuoli, struttura convenzionata, ha comunicato la disponibilità a inviare un operatore soltanto due volte a settimana, lasciando la paziente senza le cure necessarie.

“Già in passato la signora Parisi è rimasta senza le adeguate terapie, costringendo la nostra associazione a intervenire per tutelarla”, si legge nella denuncia. A.Ba.Co Campania accusa l’ASL NA 1 di mancata vigilanza sul rispetto delle prescrizioni mediche da parte del centro convenzionato, violando palesemente il diritto alla salute sancito dalla Costituzione.

Una condizione insostenibile

“La signora Parisi vive in uno stato di estrema difficoltà, sia fisica che psicologica, aggravato dall’incertezza delle cure”, prosegue la denuncia. “Chi dovrebbe garantire il suo benessere, invece, la sta abbandonando a se stessa”.

L’associazione ricorda che la normativa vigente impone pari opportunità e assistenza continuativa per le persone con disabilità, e chiede un intervento immediato delle autorità competenti per scongiurare ulteriori conseguenze.

Appello alle istituzioni

A.Ba.Co Campania ha sollecitato un incontro urgente con i responsabili ASL e gli enti locali per risolvere definitivamente la situazione, evitando nuovi disagi alla paziente. «Non possiamo permettere che il mancato rispetto dei diritti fondamentali porti a un epilogo ancora più drammatico», conclude la nota.

La richiesta è ora nelle mani delle istituzioni. Resta da vedere se e quando la signora Parisi potrà finalmente ricevere le cure che le spettano.

In attesa di risposte.

La lettera e la richiesta di aiuto al presidente Mattarella

Illustre Presidente Mattarella, mi rivolgo a Lei come garante della Costituzione e le chiedo un aiuto urgente per evitare che la mia vita possa cessare per mancato sostegno alle mie necessità sanitarie.

lo sono affetta da 33 anni da tetraplegia da frattura lussazione CA C5 a seguito di un incidente stradale e ho 53 anni e non vorrei la mia vita finisse perché nonostante le enormi difficoltà che sono costretta ad affrontare tutti i giorni ho voglia di vivere.

Le difficoltà maggiori sono ricevere le cure adeguate per la mia condizione che la struttura sanitaria territoriale non riesce a garantirmi.

Sono considerata come tutti i cittadini una che può aspettare le liste di attesa infinita per avere accesso alle visite e alle terapie a cui devo sottopormi.

Non è giusto per nessun cittadino non essere curato nei tempi giusti ma io, purtroppo, se non mi sottopongo alle terapie necessarie rischio di morire.

Le sembra giusto? Le sembra la rappresentazione di uno Stato che tiene ai propri cittadini?

Ogni volta che devo fare una visita o una terapia diventa una lotta, e per fortuna ho incontrato chi mi sostiene in questa battaglia, ma non è sufficiente.

Non le racconto tutta la mia storia perché sarebbe troppo lunga ma poterla incontrare e raccontare tutte le mie difficoltà mi farebbe piacere.

Le chiedo invece un aiuto urgente perché mi sono state prescritte dalla Asi 1 di Napoli 5 terapie a settimana per la mia difficoltà respiratoria, grave, ovviamente domiciliari vista la mia condizione.

Il centro convenzionato Persico e Primi di Napoli che deve effettuarmi queste riabilitazioni mi ha dato disponibilità a mandare operatore solo 2 giorni a settimana.

Come faccio a respirare bene? Vale così poco la mia vita che mettono in conto che possa morire?

E la mia sofferenza continua?

La Costituzione parla di diritto alla cura e alla assistenza. Se fossi ricca potrei curarmi da sola. Questo è il paese in cui viviamo? Chi ha i soldi sopravvive e chi non li ha viene abbandonato?

Sto male e voglio essere assistita e curata mi aiuti Lei a provare a vivere una vita dignitosa e in rispetto di quanto stabilito dalla Costituzione. Ho capito che i disabili rappresentano un problema per le Asl, altro che principio di pari opportunità La ringrazio anticipatamente per il suo aiuto che spero arrivi e avrei piacere di incontrarla.


Articolo pubblicato il giorno 13 Aprile 2025 - 09:17



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