Pozzuoli– Un braccialetto elettronico anti-stalking ha fatto la differenza tra l’incubo e la salvezza per una donna perseguitata dal suo ex compagno.
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L’uomo, già soggetto a un provvedimento del Tribunale che gli vietava di avvicinarsi alla vittima, è stato arrestato dai Carabinieri dopo averla pedinata fino a uno stabilimento balneare di viale Sibilla, a Pozzuoli.
L’allarme scatta in Centrale Operativa
Tutto è iniziato intorno alle 15.30, quando in Centrale Operativa è arrivato l’allarme automatico generato dal dispositivo indossato dalla donna.
Il sistema ha immediatamente fornito i dettagli della posizione e l’identità della vittima, già protetta da un’ordinanza restrittiva. I militari della Stazione di Licola, tra i più vicini, sono intervenuti tempestivamente.
La fuga e la trappola dell’ex
La donna si trovava all’interno di un lido quando si è accorta di essere seguita. L’ex compagno, approfittando della solitudine del parcheggio, si è palesato davanti a lei in un chiaro atto d’intimidazione.
Terrorizzata, la vittima è corsa verso le casse dello stabilimento e ha attivato il braccialetto d’emergenza. L’uomo, sentendo l’allarme acustico del dispositivo, è fuggito, ma ormai era troppo tardi.
L’arresto in flagranza differita
Grazie alla geolocalizzazione, i Carabinieri hanno rintracciato il persecutore a poca distanza dal luogo dell’aggressione. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato per violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Condotto in carcere, attenderà ora il giudizio.
L’episodio conferma l’importanza dei dispositivi anti-stalking, sempre più spesso fondamentali per intervenire prima che una situazione degeneri. La tecnologia, questa volta, ha permesso alla legge di arrivare in tempo.
Articolo pubblicato il giorno 26 Aprile 2025 - 10:20