Città del Vaticano – Una Piazza San Pietro gremita ha accolto Papa Francesco per la tradizionale benedizione Urbi et Orbi, culmine delle celebrazioni pasquali.
Il Pontefice, affacciatosi dalla Loggia delle Benedizioni, ha lanciato un accorato appello alla pace, con un focus particolare sulla drammatica situazione nella Striscia di Gaza.
Dopo la messa di Pasqua, celebrata dal cardinale Angelo Comastri, Papa Francesco ha salutato i fedeli con poche parole, affidando la lettura del messaggio Urbi et Orbi a monsignor Diego Ravelli.
Nel testo, il Pontefice ha ribadito la sacralità della vita, condannando la violenza contro le donne e i bambini, e il disprezzo verso i più deboli, gli emarginati e i migranti.
Il cuore del suo messaggio è stato dedicato alla Terra Santa, con una denuncia della “drammatica e ignobile situazione umanitaria” a Gaza.
“Faccio appello alle parti belligeranti: cessate il fuoco, si liberino gli ostaggi e si presti aiuto alla gente, che ha fame e che aspira ad un futuro di pace!”, ha implorato il Papa, esprimendo anche preoccupazione per il “crescente clima di antisemitismo” nel mondo.
Francesco ha poi rivolto il suo sguardo all’Ucraina, auspicando una “pace giusta e duratura” e sottolineando l’importanza del disarmo. “Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo! L’esigenza che ogni popolo ha di provvedere alla propria difesa non può trasformarsi in una corsa generale al riarmo”, ha affermato.
Nessun accenno, tuttavia, alla tregua pasquale annunciata dal presidente russo Vladimir Putin.
Al termine della benedizione, Papa Francesco ha sorpreso i fedeli con un giro in papamobile attraverso la piazza, salutando e benedicendo la folla. Un gesto che non si ripeteva da tempo, segno di una rinnovata vicinanza del Pontefice al suo popolo.
Articolo pubblicato il giorno 20 Aprile 2025 - 15:31