Roma – La Corte di Cassazione ha ordinato un nuovo Riesame sul caso dell’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore ucciso a colpi di pistola nel settembre 2010 ad Acciaroli(Salerno).
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Con una decisione a sezioni unite, i giudici della Prima Sezione Penale hanno annullato la precedente sentenza del Tribunale del Riesame di Salerno, che confermava le accuse e il carcere per tre degli indagati:
- Fabio Cagnazzo, colonnello dei Carabinieri in servizio all’epoca dei fatti;
- Lazzaro Cioffi, ex carabiniere;
- Giuseppe Cipriano, imprenditore.
Cosa ha deciso la Cassazione?
La Suprema Corte ha rinviato gli atti a un nuovo Riesame, chiedendo una rivalutazione del quadro indiziario e della misura cautelare disposta dal GIP. Le motivazioni della decisione non sono ancora state rese pubbliche e saranno depositate nei prossimi giorni.
I tre imputati avevano presentato ricorsi in Cassazione, difesi dagli avvocati:Ilaria Criscuolo (per Cagnazzo); Giuseppe Stellato e Franco Liguori (per Cioffi) e Giovanni Annunziata (per Cipriano).
Un delitto ancora senza verità definitiva
L’omicidio di Vassallo, sindaco di Pollica noto per le sue battaglie ambientaliste e contro l’illegalità, resta uno dei casi più oscuri della criminalità italiana. Le indagini hanno coinvolto negli anni mafia, affari illeciti e depistaggi, ma la verità giudiziaria non è ancora emersa in modo definitivo.
Ora, con il nuovo Riesame, si riapre un capitolo cruciale del processo. La difesa degli imputati punta a ottenere un alleggerimento delle accuse o addirittura un’assoluzione, mentre la procura dovrà dimostrare la solidità delle prove.
Il Tribunale del Riesame di Salerno dovrà riesaminare il dossier alla luce delle indicazioni della Cassazione. Intanto, resta alta l’attenzione sulle motivazioni che hanno portato all’annullamento, che potrebbero influenzare l’intero procedimento.
Articolo pubblicato il giorno 9 Aprile 2025 - 10:14