Cesa – Profondo dolore e rabbia per la morte di Davide Carbisiero, 19enne ucciso con un colpo di pistola in una sala slot di Cesa
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. Il fratello Gennaro, titolare di attività commerciali tra Frattamaggiore e Napoli, chiede giustizia e una condanna esemplare per il responsabile. “Davide era un bravo ragazzo, mi aiutava nei miei negozi. Quel mostro deve pagare per quello che ha fatto”.
Indagini in corso, domani l’autopsia
Domani si terrà l’udienza di convalida del fermo del 17enne accusato dell’omicidio, attualmente detenuto nel Centro di giustizia minorile di Napoli. In contemporanea, verrà effettuata l’autopsia sul corpo della vittima. Gli inquirenti stanno vagliando la versione fornita dal minorenne, che ha parlato di un “errore fatale”.
“Non volevo ucciderlo”, la versione dell’indagato
Il 17enne ha dichiarato di aver sparato accidentalmente, mentre maneggiava la pistola per mostrarla a Davide, suo conoscente. Gli inquirenti stanno verificando la sua versione, che escluderebbe al momento le ipotesi di una lite o di un contesto di criminalità organizzata.
Il minorenne è risultato negativo ai test per alcol e stupefacenti. Ha fatto ritrovare ai carabinieri l’arma del delitto, una Beretta calibro 8 clandestina. È stato sparato un solo colpo, risultato fatale. Le telecamere di videosorveglianza interne alla sala slot non funzionavano. Un amico maggiorenne dell’indagato ha confermato la sua versione.
La famiglia chiede giustizia
La famiglia di Davide, tramite il legale Enzo Spina, sarà presente all’autopsia. Il fratello Gennaro chiede una condanna severa per l’assassino: “La giustizia deve fare il suo corso, e deve dare una condanna pesante a quell’essere che mi ha tolto mio fratello”.
Articolo pubblicato il giorno 15 Aprile 2025 - 14:39