Sarà un momento di profonda riflessione quello in programma per martedì 8 aprile al liceo classico e delle scienze umane “G. Carducci” di Nola e Casamarciano: alle ore 9.30, gli studenti dell’istituto, guidato dalla dirigente scolastica Assunta Compagnone, accoglieranno Gino Cecchettin, padre di Giulia, la giovane vittima di femminicidio brutalmente uccisa da Filippo Turetta.
L’incontro ruoterà attorno al libro “Cara Giulia”, scritto dallo stesso Gino Cecchettin insieme a Marco Franzoso: una toccante lettera aperta alla figlia, ma anche un atto di denuncia e riflessione sulle drammatiche tematiche del femminicidio, della disuguaglianza di genere e della cultura patriarcale ancora radicata nella società. Il volume, già al centro di numerosi dibattiti pubblici e scolastici, si propone come uno strumento per scuotere coscienze e favorire un dialogo profondo tra generazioni.
L’appuntamento si inserisce nel progetto “Scrittori in classe”, promosso dal caffè letterario della Mondadori di piazza Marconi a Nola, diretto dalla giornalista Autilia Napolitano, in collaborazione con l’associazione culturale SCENART. “Oggi più che mai è necessario discutere di questi temi per favorire un’alleanza tra i sessi nel segno di una cultura della riconciliazione”, ha sottolineato Autilia Napolitano.
Un pensiero condiviso anche dalla dirigente scolastica Compagnone, che ha ribadito l’impegno della scuola: “Investiamo in educazione ai rapporti sentimentali e combattiamo insieme l’indifferenza. Questo libro è un appello potente rivolto alle famiglie, alle scuole e alle istituzioni, perché si interroghino sulle radici profonde della cultura patriarcale nella nostra società”.
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