Finti camperisti turisti in arrivo a Napoli con un carico di ben 73 chilogrammi di cocaina per un valore commerciale di 10milioni di euro. Erano corrieri dei narcos colombiani con un carico destinato a vari clan.
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Ieri sera dalla Polizia di Stato in un’operazione lungo l’autostrada A30 ha arrestato tre persone di origine dominicana, accusate di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
I tre, due uomini e una donna, si fingevano turisti a bordo di un camper con targa straniera, ma in realtà agivano come corrieri per i narcos colombiani, trasportando un ingente quantitativo di droga destinato a rifornire vari clan camorristici della Campania.+
L’operazione, frutto di un’intensa attività info-investigativa condotta dalla Squadra Mobile di Napoli e dalla Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo, ha permesso di individuare il veicolo sospetto in arrivo nella provincia partenopea. Gli agenti hanno predisposto un capillare servizio di osservazione lungo le principali arterie autostradali che collegano Napoli al resto del Paese.
Il camper è stato localizzato sul raccordo A30, all’altezza dello svincolo di Baronissi, e fermato dopo l’uscita di Pomigliano D’Arco.
A seguito di una perquisizione approfondita, gli agenti hanno scoperto 60 panetti di cocaina, ciascuno del peso di poco superiore a un chilogrammo, abilmente nascosti all’interno del veicolo.
La droga, di altissima qualità, avrebbe potuto generare profitti illeciti per oltre 10 milioni di euro una volta immessa sul mercato criminale, alimentando le attività di diverse organizzazioni malavitose attive nel territorio.
I tre arrestati, che non hanno opposto resistenza, sono stati condotti in carcere in attesa dell’udienza di convalida. Le indagini proseguono per risalire ai mandanti del traffico e individuare i destinatari del carico, in un’operazione che rappresenta un duro colpo al narcotraffico internazionale e alle reti criminali che operano nella regione.
L’acquisto fatto da più clan il sistema delle “puntate”
La Polizia di Stato continua le indagini per risalire ai destinatari finale dell’ingente carico. E’ molto probabile che la merce sia arrivata in Campania con il sistema delle “puntate” ovvero l’acquisto multiplo fatto da più clan ognuno dei quali ha acquistato una quota.
Articolo pubblicato il giorno 29 Aprile 2025 - 13:15