Il sogno scudetto per il Napoli è sempre più vicino, ma in città il clima resta sospeso tra entusiasmo e scaramanzia, in perfetto stile partenopeo. Dopo il successo per 2-0 contro il Torino e il terzo trionfo consecutivo in campionato, gli azzurri hanno scavalcato l’Inter approfittando del crollo nerazzurro, incassando così tre punti di vantaggio a quattro giornate dalla fine. Eppure, sebbene il traguardo sembri ormai a portata di mano, a Napoli si continua a predicare calma, come ricorda anche il capitano Giovanni Di Lorenzo affidandosi a un antico proverbio: “A meglio parola è chella ca nun se dice”, la migliore parola è quella che non si dice.
A parlare per la squadra sono i fatti, quelli di un gruppo forgiato dalla mano esperta di Antonio Conte, capace di tenere la barra dritta anche nei momenti difficili, trasformando una rosa criticata in estate in una macchina da guerra. Emblema di questa metamorfosi è Scott McTominay, diventato il nuovo idolo del San Paolo ribattezzato affettuosamente “McFratm”, fratello acquisito di una città che si esalta ad ogni suo gol. Con la doppietta siglata contro il Torino, lo scozzese è salito a undici reti stagionali, sorpassando Reijnders del Milan e diventando il centrocampista più prolifico del torneo, un inseritore letale capace di approfittare degli spazi creati dalle punte Lukaku e Politano.
Il Napoli ha dimostrato di avere spalle larghe e cuore grande per puntare al titolo, ma la prudenza resta d’obbligo. Le prossime quattro sfide saranno decisive, a partire dalla trasferta insidiosa contro un Lecce in piena lotta salvezza, con il settore ospiti che già si preannuncia gremito dai tifosi azzurri provenienti da tutta la Puglia. A seguire gli impegni con Genoa, Parma e Cagliari, avversari abbordabili solo sulla carta, perché l’usura di una stagione logorante comincia a farsi sentire, come dimostrano le condizioni precarie di Olivera e Lobotka, usciti esausti dal match di ieri.
A tenere in ansia lo staff tecnico anche Buongiorno, alle prese con un problema muscolare che rischia di complicare i piani difensivi di Conte. A Napoli si respira aria di grande impresa, ma la parola scudetto resta ancora impronunciabile. Bisognerà lottare fino all’ultimo minuto, senza abbassare la guardia, per trasformare un sogno coltivato in silenzio nella più dolce delle realtà.
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