Napoli – Da ieri mattina è in atto un presidio dei lavoratori della vigilanza privata davanti all’Asl Napoli 1 centro al Frullone appartenenti alla società Securpol S.p.a., in occasione dello sciopero della USB.
I lavoratori della vigilanza privata, in occasione dello sciopero della USB partito ieri alle 7.00, che terminerà mercoledì mattina alle 7.00, hanno manifestato presso l’Asl Napoli 1 centro al Frullone per chiedere alla Committente di applicare il controllo analogo nei riguardi dell’appalto, che, tra l’altro, continua ad ostacolare e delegittimare il diritto allo sciopero dei lavoratori.
La protesta dei lavoratori nasce dal mancato rispetto della società nei riguardi delle maestranze, che attraverso l’USB da tempo chiedono un tavolo di trattative in cui poter ragionare di condizioni di lavoro più adeguate ed in cui venga messo al centro della discussione la questione sicurezza, marginale per la società Securpol S.p.a, considerando la sua mancanza di volontà di discuterne, ma fondamentale per chi lavora in appalti pubblici legati ai servizi minimi essenziali come la sanità.
L’Asl Napoli 1 centro ieri non ha voluto ricevere una Delegazione sindacale, dichiarandosi estranea alle responsabilità sulle mancanze dell’appalto, senza rendersi conto dell’obbligo contrattuale legato al controllo analogo e delle possibili ricadute sul servizio da erogare agli utenti.
Oggi, durante la seconda giornata di sciopero, l’USB sarà in presidio presso l’ITL di Napoli per denunciare, ancora una volta, le irregolarità in cui si muove la società Securpol S.p.a e la mancanza di controllo di gestione di fondi pubblici della Committente.
Articolo pubblicato il giorno 1 Aprile 2025 - 07:40