Napoli- Un’operazione congiunta delle forze dell’ordine, denominata “Alt Caporalato”, ha portato alla sospensione dell’attività di sei aziende manifatturiere nell’area metropolitana di Napoli.
Punti Chiave Articolo
L’intervento, coordinato dall’Ispettorato d’Area Metropolitana (IAM) di Napoli, ha svelato una situazione di grave irregolarità, con lavoratori impiegati in nero e numerose violazioni delle norme sulla sicurezza.
L’operazione, parte di un progetto nazionale contro lo sfruttamento lavorativo, ha visto la partecipazione di ispettori dell’IAM, carabinieri del Nucleo Operativo Gruppo Tutela Carabinieri della Direzione Interregionale del Sud e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, agenti della Polizia di Stato, personale dell’ASL, Polizia Locale e mediatori dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).
I risultati dell’operazione sono allarmanti:
Sospensione di sei attività imprenditoriali: una per impiego di lavoratori in nero e cinque per lavoro nero e violazioni della sicurezza.
149 lavoratori controllati: tutti di origine extracomunitaria.
62 lavoratori impiegati in nero: di cui 39 senza permesso di soggiorno.
45 violazioni in materia di salute e sicurezza: tra cui mancata valutazione dei rischi, assenza del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), mancata effettuazione di visite mediche e formazione, assenza del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e mancata distribuzione dei dispositivi di protezione individuale.
L’operazione “Alt Caporalato” evidenzia la persistenza del fenomeno dello sfruttamento lavorativo, che colpisce in particolare i lavoratori migranti.
Le autorità hanno annunciato che i controlli proseguiranno nei prossimi mesi per contrastare l’illegalità e tutelare i diritti dei lavoratori. Le sei aziende coinvolte dovranno affrontare le conseguenze amministrative e penali delle irregolarità riscontrate.
Articolo pubblicato il giorno 7 Aprile 2025 - 14:30