Napoli – Video pedopornografici in alta definizione disponibili in cambio di criptovalute o caricando nuovi contenuti illeciti: è quanto emerso dall’inchiesta della Polizia di Stato, e coordinata dalla Procura di Napol, avviata grazie ai dati forniti dagli investigatori tedeschi dopo la scoperta della piattaforma “KidFlix” sul dark web.
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Gli utenti avevano due opzioni per accedere ai contenuti: pagare in criptovalute oppure contribuire all’archivio caricando altro materiale pedopornografico, alimentando così un sistema criminale globale.
La piattaforma offriva un’anteprima gratuita a bassa qualità, mentre per la visione completa dei video – spesso caratterizzati da scene violente con minori – era necessario un pagamento maggiore.
I primi indagati individuati in provincia di Caserta
L’indagine della Polizia Postale italiana ha portato all’identificazione di quindici utenti italiani, segnalati dagli inquirenti tedeschi. Le perquisizioni condotte dai Centri Operativi Sicurezza Cibernetica in diverse regioni hanno portato agli arresti di quattro persone, tra cui i primi indagati individuati nel Casertano.
L’operazione, che si inserisce in una più ampia collaborazione internazionale coordinata da Europol, conferma il ruolo sempre più centrale delle criptovalute nel traffico di materiale pedopornografico e l’uso del dark web come strumento per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine.
Articolo pubblicato il giorno 3 Aprile 2025 - 12:21