#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 9 Aprile 2025 - 20:35
14.8 C
Napoli
Minaccia autista Eav: 40enne di Taurano denunciato ad Avellino
Sant’Egidio del Monte Albino, nascondeva stupefacenti in casa: arrestato 27enne 
Scampia: blitz antidroga, arrestato 46enne con 22 grammi di stupefacenti
Aggressione a Quarto: 14enne accoltellato da due coetanei
La Consulta boccia la legge campana sul terzo mandato: “Viola...
La Cassazione riabilita il termine “genitori” sulla carta d’identità
Napoli, mega rissa all’Ospedale del Mare tra dipendenti delle ambulanze...
Giovanni Block in concerto al Piccolo Teatro CTS di Caserta
Giallo a Varcaturo: scoperto cadavere di un 67enne con il...
Incendio in azienda chimica a Pascarola: nube nera visibile da...
Caivano, maxi incendio in azienda chimica: nube nera visibile da...
La dodicesima notte di William Shakespeare con Gianni Sallustro, Nicla...
Serie A, gli arbitri della 32ª giornata: Inter-Cagliari a Di...
Osimhen, in estate sarà addio al Galatasaray. Si scalda il...
Dinamo Zagabria, Fabio Cannavaro esonerato dopo tre mesi
Taskayali presenta Retrospection – L’undicesimo album in uscita il 25...
Moby Prince, Ercolano ricorda le vittime a 34 anni dalla...
Napoli, sequestrato B&b ristrutturato senza autorizzazione
Specialista nelle truffe assicurative arrestata a Castel Volturno
Napoli-Bari in 2 ore e 40 minuti entro il 2025:...
Terzo mandato, attesa la decisione della Consulta sul caso Campania
Tragedia discoteca Santo Domingo:sono 113 i morti, tra cui la star...
Capaccio Paestum, smaltimento illecito: sequestrata azienda bufalina
Scafati, nube tossica da roghi di rifiuti: Muscarà chiede intervento...
La Cassazione ripristina “genitori” sulle carte d’identità: addio a “padre”...
Neonata morta in culla: i genitori contestavano i carabinieri. A...
Bando del Premio Bianca d’Aponte 2025: Scadenza 18 Aprile
Faccere di Massimo Andrei approda al Teatro Sala Moliére di...
San Giorgio a Cremano, il padre del 15enne rapito: “Ho...
Palazzo Donn’Anna: alla Fondazione De Felice incontro con Adam Weinberg,...

Napoli dice addio a Roberto De Simone: tammurriata e commosso omaggio al maestro

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Napoli – Un lungo applauso, una tammurriata e le note struggenti di un’orchestra hanno accompagnato l’ultimo saluto a Roberto De Simone, il grande maestro scomparso domenica scorsa a 91 anni.

I funerali, celebrati oggi nel Duomo di Napoli, hanno riunito istituzioni, artisti e cittadini, tutti uniti nel rendere omaggio all’autore de La gatta Cenerentola e all’indimenticato direttore del Teatro San Carlo.

L’ingresso in Cattedrale tra fiori e memoria

Alle 16, sotto lo sguardo commosso di una folla silenziosa, la bara di De Simone è stata accolta in Cattedrale, adorna di corone di fiori, tra cui quella inviata dal Comune di Napoli. A vegliare sul feretro, due agenti della polizia municipale, mentre decine di persone – alcune in lacrime – si avvicendavano per un ultimo gesto d’affetto.

In prima fila, accanto alla moglie del maestro Riccardo Muti, il sindaco Gaetano Manfredi, il presidente della Regione Vincenzo De Luca e il prefetto Michele di Bari. E poi, volti noti della cultura e dello spettacolo: da Peppe Barra a Enzo Gragnaniello, da Mario Martone a Eugenio Bennato, fino a Nino D’Angelo e Marisa Laurito.

L’omaggio di Battaglia: «Non un addio, ma un grazie»

A celebrare il rito, l’arcivescovo Domenico Battaglia, che ha ricordato De Simone come un «archeologo dell’anima popolare», capace di «ridare voce a una Napoli autentica, fatta di canti, rituali e tammurriate».

«Oggi non siamo qui per dire addio, ma per dire grazie», ha esordito Battaglia. «Roberto ci ha insegnato che la vita è una partitura da suonare fino all’ultima nota, lasciando che la melodia continui altrove, più limpida e più vera». Un riferimento alla sua opera immensa, che ha «scavato nelle viscere di Napoli, restituendole dignità e bellezza».

Manfredi: «La sua eredità è un tesoro per la città»

Prima della cerimonia, il sindaco Manfredi ha sottolineato l’importanza di «valorizzare il patrimonio lasciato da De Simone: un’eredità che ha fatto conoscere al mondo la storia culturale di Napoli».

Anche Peppe Barra, storico collaboratore del maestro, ha voluto ricordarlo con parole accorate: «Il suo teatro è patrimonio dell’umanità. Napoli non è stata sempre buona con lui, ma tutto ciò che ha ottenuto, lo ha conquistato da solo».

L’ultimo applauso e la tammurriata

Al termine della funzione, un lungo applauso ha salutato l’uscita del feretro, mentre alcuni cittadini accarezzavano la bara. Sul sagrato, il suono di una tammorra ha rotto il silenzio, quasi a riportare in vita quelle tradizioni popolari che De Simone aveva tanto amato e riportato in scena.

L’orchestra del Conservatorio di San Pietro a Majella ha chiuso la cerimonia con un brano musicale, mentre Napoli, ancora una volta, si stringeva attorno al suo maestro. Per dirgli, semplicemente: grazie.


Articolo pubblicato il giorno 9 Aprile 2025 - 20:35


LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

ULTIM'ORA

DALLA HOME

Abbonati per navigare senza pubblicità su Cronache della Campania

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento