NAPOLI – Sabato 5 aprile, alle 12:30, il Real Albergo dei Poveri ospiterà il primo “Pranzo di Comunità”, un evento simbolico e partecipato che inaugura uno dei percorsi di inclusione previsti dalle celebrazioni per i 2500 anni di Napoli.
Saranno oltre cento i partecipanti attesi per questa iniziativa, ideata dalla direttrice artistica Laura Valente, che intende promuovere l’integrazione attraverso la cultura alimentare e la condivisione dei saperi legati alla cucina mediterranea. L’incontro, realizzato in collaborazione con università, istituti culturali, associazioni e comunità straniere, punta a trasformare un semplice pasto in un’occasione di scambio e conoscenza.
L’idea si ispira alla filosofia espressa nel film The Old Oak di Ken Loach: “Quando si mangia insieme, si rimane uniti”, una verità che risuona forte in un contesto, come quello napoletano, dove la multiculturalità è parte integrante della vita quotidiana. Alla tavolata parteciperanno principalmente membri delle comunità internazionali che vivono nei quartieri circostanti al Real Albergo dei Poveri, molti dei quali coinvolti grazie al lavoro dei mediatori e delle mediatrici di Spazio Comune, insieme a studenti internazionali dell’Università Federico II, impegnati nei corsi di lingua italiana.
Il pranzo rientra nelle attività di disseminazione del progetto TNE 2023 – PNRR SULIEIA (Supporting Universities in Digital Transition, Educational Innovation & Environment Protection), promosso da un consorzio di cinque università del Sud Italia – tra cui la Federico II, capofila del progetto – con l’obiettivo di rafforzare i legami con le università dei Balcani e di potenziare l’internazionalizzazione delle istituzioni accademiche. Al centro, un ambizioso programma di borse di studio, progetti di ricerca, didattica congiunta ed eventi interculturali.
Il “Pranzo di Comunità” è anche espressione concreta dell’impegno delle università aderenti verso l’inclusione sociale, in linea con i programmi dell’UNHCR e con le iniziative per il diritto allo studio delle persone rifugiate, come il Manifesto per l’Università Inclusiva e il progetto UNICORE. Particolare attenzione è inoltre riservata all’uguaglianza di genere, attraverso politiche attive e percorsi formativi per promuovere una cultura accademica più equa.
«Questo progetto ci dà la possibilità di trovarci insieme, comunità e università, in un viaggio tra culture e sapori, e di condividere alcune pietanze che parlano delle nostre comuni origini», ha commentato Valeria Costantino, responsabile scientifica del progetto SULIEIA. «Realizzare questo evento nell’ambito delle celebrazioni di Napoli 2500 dimostra quanto sia forte la volontà di costruire un futuro condiviso per la nostra comunità».
Anche le istituzioni cittadine sottolineano il valore dell’iniziativa. «Dividere il cibo come pratica di pace e riconoscimento reciproco è oggi più che mai fondamentale», ha dichiarato la vicesindaca Laura Lieto. «Il Real Albergo dei Poveri torna a essere uno spazio di accoglienza, in cui le differenze si incontrano e si trasformano in legami».
Sulla stessa linea l’assessora al Turismo Teresa Armato, che ha evidenziato come «Napoli 2500 rappresenti un’opportunità unica per ricucire il tessuto sociale e riscoprire lo spirito di solidarietà che ha sempre contraddistinto la nostra città. Sedersi insieme a un tavolo, condividere il cibo e le proprie storie è un gesto semplice, ma potente, che parla di comunità e di fratellanza».
Articolo pubblicato il giorno 4 Aprile 2025 - 16:21