Napoli – Una lite scoppiata per questioni sentimentali si è trasformata in un violento raid familiare culminato nel ferimento grave di Deborah Capasso, 48 anni, titolare della storica pizzeria “Dal Presidente” in via dei Tribunali.
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La donna è attualmente ricoverata in prognosi riservata all’ospedale Vecchio Pellegrini, dopo essere stata colpita al torace da una coltellata inferta con una lama da cucina lunga 12 centimetri, che le ha lesionato un polmone.
La lite
Tutto è avvenuto in pochi, concitati minuti, nel tardo pomeriggio di venerdì, in via Duomo. Secondo le prime ricostruzioni della Polizia di Stato, la Capasso si trovava in compagnia del figlio quando è scoppiata una furibonda discussione tra lei e due nuclei familiari, con cui risulterebbe imparentata.
Alla base della tensione, contrasti personali riconducibili a motivi sentimentali, che coinvolgerebbero anche il marito della donna, Massimiliano Di Caprio.
Il diverbio, iniziato con insulti e accuse reciproche tra due uomini e due donne, è degenerato rapidamente in un’aggressione fisica. In mezzo a spintoni e schiaffi, è spuntato un coltello: l’arma è stata impugnata da un 65enne, padre della donna con cui la Capasso avrebbe avuto attriti, che ha colpito la ristoratrice al torace, perforandole una parte del polmone.
Il tempestivo intervento della polizia
Provvidenziale l’intervento degli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato, che si trovavano poco distanti per un pattugliamento di routine. Attirati dalle urla, i poliziotti sono intervenuti bloccando l’aggressore ancora armato. L’uomo, nonostante un tentativo di resistenza, è stato disarmato e denunciato per lesioni personali aggravate. Il coltello insanguinato è stato sequestrato.
Tutti i protagonisti della rissa sono stati identificati. La polizia ha anche acquisito immagini e video di sorveglianza che documentano i momenti concitati dell’aggressione.
Condizioni critiche ma stabili
Dopo la corsa al pronto soccorso del Vecchio Pellegrini, Deborah Capasso è stata immediatamente sottoposta a stabilizzazione clinica e intervento chirurgico. I medici, pur escludendo un pericolo di vita imminente, mantengono la prognosi riservata a causa della lesione interna al polmone, che richiede costante monitoraggio.
Quello che sembrava un capitolo chiuso si è trasformato ora in un nuovo, drammatico episodio di cronaca nera, stavolta a sfondo personale. Le indagini proseguono per chiarire ogni aspetto del caso.
Articolo pubblicato il giorno 6 Aprile 2025 - 16:38