Roma – La Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) ha disposto il rinvio di tutte le partite in programma oggi, comprese quelle di Serie B, Serie C e dei campionati dilettantistici, in seguito alla scomparsa di Papa Francesco, venuto a mancare questa mattina all’età di 88 anni.
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La decisione è stata presa d’intesa con tutte le componenti federali, in segno di rispetto per il pontefice, storico amante del calcio.
Il cordoglio del calcio italiano
In un comunicato ufficiale, la FIGC ha espresso profondo dolore per la perdita del Santo Padre, ricordando la sua vicinanza al mondo dello sport. “Il calcio italiano partecipa commosso al dolore di centinaia di milioni di persone”, ha dichiarato il presidente Gabriele Gravina.
“Papa Francesco è stato un grande esempio di carità cristiana e di dignità nella sofferenza. Appassionato di calcio, ha sempre mostrato attenzione verso questo sport, lasciando un’impronta indelebile con la sua umanità e spiritualità. La sua vicinanza ai malati, ai poveri e ai perseguitati di tutto il mondo rimarrà una testimonianza eterna”.
“Con una palla di stracci si fanno miracoli”: la passione del Papa per il calcio
La FIGC ha ricordato una celebre frase pronunciata da Jorge Mario Bergoglio durante un’udienza privata con la Nazionale italiana nel 2019: “Anche con una palla di stracci si fanno dei miracoli”. Nato in Argentina il 17 dicembre 1936, Papa Francesco ha sempre manifestato il suo amore per il pallone, ispirando anche iniziative congiunte tra Chiesa e mondo del calcio.
Tra queste, il progetto “Giubileo-Pelota de Trapo”, legato alle celebrazioni dello Giubileo dello Sport, che avrebbero dovuto culminare il 14 e 15 giugno con una speciale funzione in Piazza San Pietro, presieduta proprio dal Pontefice.
Un lutto che unisce fedeli e tifosi
Il rinvio delle partite segna un momento di raccoglimento per tutto il calcio italiano, che oggi si unisce al dolore della Chiesa e dei milioni di fedeli in tutto il mondo. Papa Francesco, con la sua umiltà e il suo messaggio universale, resterà un faro non solo per la comunità cattolica, ma anche per lo sport, che ha sempre visto in lui un esempio di solidarietà e speranza.Il calcio piange un Papa che amava il gioco, ma soprattutto l’umanità che lo vive.
Articolo pubblicato il giorno 21 Aprile 2025 - 11:51