CASERTA – Un’operazione ad alto rischio quella portata a termine dai Carabinieri della Compagnia di Capua, che ha portato alla luce una vera e propria industria illegale di esplosivi nascosta tra Calvi Risorta e Francolise.
A conclusione delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, sono scattati gli arresti domiciliari per due persone, accusate – nella fase preliminare delle indagini – di fabbricazione e detenzione illecita di materiale esplosivo. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Sezione Operativa e della Stazione di Calvi Risorta, i due avrebbero messo in piedi tra maggio e luglio 2024 due laboratori clandestini dove, con l’aiuto di manodopera occasionale, producevano fuochi pirotecnici non autorizzati destinati anche alla vendita all’estero.
Il quantitativo rinvenuto è impressionante: 13 tonnellate di materiale esplodente, per un valore commerciale che supera i 4 milioni di euro. Durante le indagini, supportate anche da attività tecniche, i militari hanno individuato le basi operative e sono riusciti a sequestrare tutto il materiale esplosivo, evitando potenziali tragedie nei centri abitati dove erano nascosti i depositi.
L’inchiesta prosegue per chiarire eventuali legami con reti di distribuzione internazionali e altri soggetti coinvolti nella filiera clandestina. Nel frattempo, la magistratura e le forze dell’ordine mettono a segno un colpo decisivo contro il traffico illecito di esplosivi, un fenomeno che, oltre a essere altamente pericoloso, alimenta economie sommerse e criminalità organizzata.
Articolo pubblicato il giorno 17 Aprile 2025 - 12:20