Milano, 25 aprile 2025 – Giuseppe Molinelli, noto come il “Re dei bancomat” e capo della Banda del Pilastro, è al centro di un enigma che scuote il mondo della cronaca nera.
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Il 44enne bolognese, accusato di 73 assalti agli sportelli bancomat tra Lombardia e Lazio per un bottino di oltre tre milioni di euro, sarebbe morto suicida in Spagna il 13 giugno 2024. Ma la sua fine è avvolta da un alone di mistero: stranezze al funerale, documenti scomparsi e voci di una possibile messinscena per sfuggire alla giustizia. Gli inquirenti indagano, mentre il dubbio cresce: Molinelli è davvero morto?
Un Criminale dal Passato Turbolento
Soprannominato “il Nano”, Molinelli era il leader della Banda del Pilastro, dal nome del quartiere di Bologna dove è nato e cresciuto. La sua carriera criminale lo ha visto protagonista di decine di colpi, svuotando bancomat in tutto il Nord Italia, inclusa Milano, con una precisione che gli è valsa il titolo di “re”.
Scarcerato in attesa della fine del processo, si era trasferito a Benidorm, sulla Costa Blanca, dove aveva aperto un ristorante, tentando di rifarsi una vita lontano dai riflettori della giustizia italiana. Ma la sua morte, ufficialmente un suicidio, ha sollevato più domande che risposte.
Le Anomalie del Funerale e i Dubbi sul Suicidio
La notizia della morte di Molinelli è arrivata come un fulmine, ma sono i dettagli successivi a far storcere il naso. Al funerale, tenutosi in forma privata, sono emerse stranezze che non quadrano: le pompe funebri non risultano coinvolte, come se tutto fosse stato organizzato in fretta e furia, lontano da occhi indiscreti.
Una sedicente zia, mai vista prima, si sarebbe presentata alla cerimonia, alimentando i sospetti di chi conosceva la famiglia. E poi c’è il mistero della carta d’identità di Molinelli, sparita nel nulla, un dettaglio che potrebbe essere cruciale per confermare l’identità del corpo.Gli inquirenti non escludono nulla: e se Molinelli avesse inscenato la propria morte per sfuggire a una condanna quasi certa?
La Banda del Pilastro, dopotutto, era un’organizzazione criminale ben strutturata, e Molinelli aveva i mezzi e le conoscenze per orchestrare una fuga. La Spagna, con la sua vicinanza al Nord Africa e le possibilità di scomparire, potrebbe essere stata il trampolino perfetto per un piano del genere.
Un Caso che Divide: Morto o Fuggito?
La vicenda di Giuseppe Molinelli è un rompicapo che potrebbe non trovare soluzione. Da un lato, c’è chi crede che il “Re dei bancomat” si sia tolto la vita, schiacciato dal peso delle accuse e da una vita sempre al confine tra legalità e crimine. Dall’altro, c’è chi vede nella sua morte un’abile messinscena, un ultimo colpo da maestro per sparire e rifarsi una vita altrove, magari con una parte del bottino mai ritrovato.
Gli inquirenti continuano a scavare, ma ogni nuovo dettaglio sembra aggiungere un tassello a un puzzle sempre più intricato.Nel frattempo, il funerale pieno di anomalie resta il simbolo di una storia che non vuole chiudersi. Molinelli è davvero morto, o sta ridendo di tutti noi da qualche spiaggia lontana? Una cosa è certa: il “Re dei bancomat” ha lasciato dietro di sé un’eredità di crimine e mistero che continuerà a far parlare per molto tempo.
Articolo pubblicato il giorno 25 Aprile 2025 - 14:06