Sabato 12 e domenica 13 aprile, il Tin – Teatro Instabile Napoli ospiterà l’adattamento della celebre commedia di Shakespeare, “La dodicesima notte”, sotto la direzione di Gianmarco Cesario. Questo spettacolo promette di portare in scena un mix esplosivo di equivoci, identità confusa e dinamiche di genere, con un cast formato da talentuosi attori tra cui Gianni Sallustro e Nicla Tirozzi.
Punti Chiave Articolo
Una Commedia Senza Tempo
“La dodicesima notte” è una delle opere più dinamiche di William Shakespeare, caratterizzata da un ritmo frenetico e da una trama intricata. La commedia navega attraverso l’amore e il disamore, ma al centro ci sono Viola e Sebastian, due gemelli separati da un naufragio e convinti che l’altro sia morto. Le disavventure dei protagonisti rivelano un panorama di relazioni avvolto nel mistero e nel travestimento, in un’Illiria dove l’amore fa girare la testa.
Temi Contemporanei e Cultura Pop
Nel ridefinire il classico, Cesario ha portato la storia negli eccentrici anni ’80, un periodo emblematico in cui i confini di genere sono stati apertamente messi in discussione. Tra riferimenti ai pop e rock di quel decennio, la rappresentazione sottolinea le complessità delle relazioni e dei sentimenti. “Quella distinzione fra sessi di cui parla Greenblatt è stata, per l’appunto, fortemente messa in discussione,” afferma Cesario, sicurezza di aver trovato una nuova dimensione per un testo già ricco di sfumature.
Un Cast Giovanissimo e Dinamico
La scelta di un numero significativo di giovani attori non è casuale. La freschezza della loro energia luminosamente istituisce una connessione diretta con la tematica della fluidità di genere, approcciandosi liberamente ai conflitti e alle passioni disperate dei personaggi. Personaggi come Malvolio, Andrea e Feste si trovano avvolti in amori complicati e inattesi, mentre la frenesia della trama incoraggia uno spirito di sperimentazione e libertà. La regia punta a sfumare le linee tra il reale e l’immaginario, mettendo in evidenza come l’amore transcenda le convenzioni, grida una libertà quasi inebriante di esprimere sentimenti senza timori. Lo spettacolo rappresenta non solo una celebrazione della genialità di Shakespeare, ma anche una riflessione audace su come le sue opere possano rimanere incredibilmente rilevanti in contesti moderni, invitando il pubblico a indagare la propria percezione dell’amore e dell’identità.
Articolo pubblicato il giorno 9 Aprile 2025 - 17:00