Napoli – Paolo di Nardo, condannato a 30 anni di reclusione per l’omicidio di Carmine Fammiano, ucciso a Giugliano in Campania nell’agosto 2020 a seguito di una lite stradale, ha suscitato indignazione e polemiche per il suo comportamento in carcere.
L’uomo, nonostante la grave condanna per omicidio doloso aggravato da futili motivi emessa nel 2022, sembrerebbe vivere la detenzione come una “vacanza”, stando a quanto riportato da amici della vittima che si sono imbattuti in sue dirette sui social media.
Nelle trasmissioni online, Di Nardo apparirebbe intento a brindare con i compagni di cella, ricevendo da alcuni utenti commenti di approvazione e auguri di una “presta libertà”. Questa situazione ha generato sconcerto e rabbia tra gli amici di Carmine Fammiano, che si sono rivolti al deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli per denunciare l’accaduto.
“Stiamo verificando in quale istituto penitenziario sia recluso Di Nardo per poter informare il direttore di questa intollerabile situazione e chiedere provvedimenti immediati”, ha dichiarato il deputato Borrelli.
“È inaccettabile che, mentre i familiari della vittima vivono un dolore eterno, l’assassino si diverta e festeggi in questo modo. Oltre a una revisione del codice penale, è urgente intervenire sulle carceri, a partire dall’eliminazione dei telefoni cellulari che diventano strumenti per queste vergognose ostentazioni.”
La vicenda riapre il dibattito sull’utilizzo dei dispositivi mobili all’interno delle carceri e sulla necessità di garantire il rispetto per le vittime e la serietà della pena.
Articolo pubblicato il giorno 30 Aprile 2025 - 09:42