Sei partite per inseguire un sogno, una decina di giorni per capire se l’Inter riuscirà a restare davanti sul rettilineo finale: dopo il convincente 3-0 rifilato all’Empoli nel posticipo del lunedì, il Napoli manda un messaggio chiaro a Simone Inzaghi e ai suoi.
La corsa scudetto è tutt’altro che chiusa. I nerazzurri mantengono tre punti di vantaggio, ma la sensazione è che la pressione stia salendo. A complicare le cose per la capolista, un calendario fitto e impegnativo, frutto della corsa su tre fronti: campionato, Coppa Italia e Champions League. Un potenziale sogno “triplete” che rischia però di trasformarsi in un incubo da zero tituli, se i ritmi non saranno gestiti con precisione chirurgica.
Il Napoli, dal canto suo, ha due assi nella manica: più tempo per preparare ogni partita e un cammino teoricamente più semplice. Le prossime due sfide per gli uomini di Conte vedranno gli azzurri affrontare prima il Monza, ormai con un piede in Serie B, poi il Torino, sereno a metà classifica. Due impegni ideali per tenere alta la pressione sull’Inter.
Di contro, i prossimi impegni nerazzurri sembrano progettati da un romanziere del thriller: trasferta a Bologna, in piena bagarre Champions, poi il derby con il Milan decisivo per la finale di Coppa Italia, e infine il match contro la Roma di Ranieri, imbattuta nel 2025 e ancora in piena corsa per l’Europa. Il Napoli però fa sul serio. Conte ha riportato entusiasmo e concretezza.
Scott McTominay è diventato una pedina chiave con otto gol stagionali, mentre Romelu Lukaku è pienamente integrato nel progetto tecnico. Nonostante i problemi fisici che hanno falcidiato la difesa – l’ultimo out è Juan Jesus – gli azzurri restano lì, incollati, pronti ad approfittare di ogni passo falso interista. Tutto si deciderà a maggio. Un mese che a Castel Volturno sperano di vivere col cuore in gola, tra sogni di rimonta e l’odore del tricolore che comincia a sentirsi sempre più vicino.
Articolo pubblicato il giorno 15 Aprile 2025 - 17:08