Salerno. Prosegue la missione in Campania di una delegazione della ‘Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari’, presieduta dal deputato Jacopo Morrone.
Il programma si sta svolgendo seguendo due filoni di inchiesta, il primo sul traffico internazionale di rifiuti, il secondo sulla contraffazione di prodotti agroalimentari e agroindustriali a tutela delle aziende nazionali produttrici delle eccellenze ‘Made in Italy’ messe a rischio da illeciti e concorrenza sleale.
Sul primo filone si sono svolte tre audizioni in Prefettura a Salerno e un sopralluogo in località Persano, frazione del comune di Serre in provincia di Salerno, dove si trovano ora i residui derivanti dalla combustione di rifiuti lì stoccati dopo il respingimento da parte delle autorità tunisine di oltre 200 container che li contenevano. Dopo il rientro in Italia, i rifiuti nel febbraio 2022 sono stati oggetto di un sequestro giudiziario, in seguito, nel giugno 2024, si è proceduto al dissequestro per le attività di smaltimento.
I rifiuti sono quindi stati stoccati nel sito di Persano mentre si svolgevano le procedure di appalto per lo smaltimento che sarebbe dovuto iniziare il 31 luglio 2024 quando, improvvisamente, il 30 luglio è scoppiato un vasto incendio che ha interessato un’intera piazzola di circa 7.000 mq adibita allo stoccaggio. “Abbiamo avuto modo di verificare – commenta il presidente Morrone – che c’è una situazione di stallo, tra l’altro anche per mancanza di comunicazione tra gli enti che ne hanno la responsabilità e ritardi che sembrano ingiustificati. Auspico che il sopralluogo della Commissione possa accendere i riflettori su questo ‘caso’ che davvero si sta trascinando da troppo tempo.
Oggi, a nove mesi di distanza, ancora non è stata svolta neppure la caratterizzazione propedeutica allo smaltimento e nessuno è stato in grado di fornirci la data precisa di inizio lavori e i costi. Chiaramente la Commissione svolgerà ulteriori audizioni e acquisizione di altra documentazione per dare una spinta alla situazione in modo tale che venga risolta definitivamente”. Il ‘caso’ dei rifiuti di Persano rientra a pieno titolo nel ‘filone’ di inchiesta della Commissione sui traffici illeciti di rifiuti transnazionali che vede come relatori di maggioranza e opposizione rispettivamente la sen. Simona Petrucci (FdI) e il sen. Pietro Lorefice (M5s) entrambi componenti della delegazione.
Nell’ambito di questo ‘filone’ si anno approfondendo le tipologie di controllo attualmente esercitate nei porti italiani e comunque ai confini italiani per studiare correttivi in modo da alzare i livelli di sicurezza. In quest’ottica la delegazione ha visitato, nel tardo pomeriggio di lunedì 31 marzo, il porto di Salerno dove, il 25 marzo di quest’anno, è entrato in funzione un apposito scanner che consente di verificare attraverso le diverse gradazioni di colore il contenuto del container senza svuotarlo.
“Si tratta certamente di un passo in avanti, – spiega Morrone – tuttavia è anche vero che i controlli a livello nazionale hanno una percentuale bassa rispetto agli scambi commerciali soprattutto in uscita. Abbiamo anche assistito a una verifica fisica di due container (uno di rifiuti plastici) rendendoci conto personalmente di quali tempi siano necessari per ispezionare l’intero carico”.
Della delegazione, oltre ai commissari già citati, facevano parte i deputati Francesco Emilio Borrelli (AVS), Gerolamo Cangiano (FdI) e Maria Stefania Marino (PD-IDP).
Articolo pubblicato il giorno 1 Aprile 2025 - 19:12