Il caso delle scommesse illegali che sta scuotendo il calcio italiano si arricchisce di nuovi dettagli, coinvolgendo, tra gli altri, il centrocampista della Fiorentina Nicolò Fagioli, il difensore della Juventus Federico Gatti e il portiere bianconero Carlo Pinsoglio.
Secondo quanto emerso dagli atti dell’inchiesta della Procura di Milano, Fagioli è stato il principale attore nell’introdurre nuovi scommettitori nel giro illegale di scommesse sportive, ma alcuni colleghi, tra cui Gatti e Pinsoglio, non venivano ritenuti particolarmente utili per gli organizzatori a causa dei “bassi” importi scommessi.
Le indagini hanno rivelato che Fagioli, su sollecitazione di Tommaso De Giacomo, uno degli organizzatori del sistema, aveva il compito di reclutare nuovi partecipanti al gioco clandestino. De Giacomo non lesinava complimenti per il centrocampista, tanto da offrirgli un “bonus” sui conti di gioco in cambio di un continuo supporto nella ricerca di nuovi “clienti” per il giro di scommesse. Tra questi, Fagioli avrebbe coinvolto anche Gatti e Pinsoglio, ma entrambi non venivano considerati “buoni acquisti” per gli organizzatori, dato l’esiguo valore delle loro scommesse.
Nei messaggi tra Fagioli e De Giacomo, si leggono dettagli che chiariscono ulteriormente il modus operandi del sistema, come quello di un “regalo” da 5.000 euro per Fagioli, che si era prodigato nel portare nuovi giocatori. Le indagini hanno anche mostrato come Fagioli, per saldare i suoi debiti di gioco, si sia avvalso di prestiti da parte di altri calciatori, tra cui proprio Gatti, il quale, pur non essendo indagato, avrebbe contribuito a coprire le perdite del suo ex compagno di squadra.
La vicenda, che ha portato al sequestro di oltre 1,5 milioni di euro, ha gettato luce su un sistema complesso di scommesse illegali che coinvolge numerosi calciatori e sportivi, che, secondo gli investigatori, avevano trovato nei prestiti tra colleghi un modo per nascondere le perdite accumulate nel gioco. L’inchiesta prosegue, con nuovi sviluppi attesi nelle prossime settimane.
Articolo pubblicato il giorno 11 Aprile 2025 - 16:30