Casamarciano – Un’operazione a tinte noir, degna delle migliori inchieste ambientali, ha portato all’identificazione e alla manette di tre soggetti colti in flagranza mentre scaricavano illegalmente una montagna di pneumatici fuori uso in un’area già martoriata dall’eco-criminalità.
A scrivere l’ultimo capitolo di questa vicenda, i baschi verdi del Nucleo Carabinieri Forestale di Roccarainola, che in un blitz perfettamente orchestrato hanno messo fuori gioco una banda dedita allo sversamento illecito di rifiuti.
Tutto ha inizio durante uno dei routine servizi di pattugliamento nelle campagne di Casamarciano, comune nella provincia di Napoli tristemente noto per essere parte della “Terra dei Fuochi”.
I militari, occhi aperti e sensori all’erta, notano qualcosa che non quadra: un cumulo di pneumatici abbandonati vicino a un sottopasso di una strada a scorrimento veloce.
Non c’erano nei giorni scorsi, confermano le fonti investigative. Segno evidente che qualcuno ha agito nell’ombra, approfittando delle ore notturne per scaricare il malloppo.
Gli investigatori non perdono tempo: acquisiscono le immagini delle telecamere di sorveglianza posizionate nella zona. I frame sono inequivocabili: due distinti sversamenti, sempre con lo stesso modus operandi.
Ma il colpo di scena arriva poche ore dopo. I militari, già in postazione fissa per monitorare l’area, vengono allertati in tempo reale: lo stesso autocarro ripreso dalle telecamere è di nuovo lì, con tre uomini a bordo, pronti a scaricare altro materiale.
I Carabinieri Forestali piombano sul posto, bloccando i tre eco-pirati con le mani nel sacco (anzi, nei pneumatici). Due di loro hanno precedenti specifici per reati ambientali, segno che il giro è ben noto alle forze dell’ordine.
Oltre a chiudere abusivamente una via d’accesso con materiale di risulta, i tre avevano accumulato oltre 100 metri cubi di gomme usate, pronte a diventare benzina per i roghi tossici della Terra dei Fuochi.
Sequestrati l’autocarro e tutto il materiale abbandonato. Per i tre, ora, si aprono le porte di un processo per gestione illecita di rifiuti e abbandono, con l’aggravante dell’inquinamento ambientale.
L’operazione dimostra l’alta attenzione del Gruppo Carabinieri Forestali di Napoli nella lotta contro l’abbandono selvaggio di rifiuti, un cancro che avvelena territorio e salute pubblica.
Eppure, il fenomeno resta endemico, soprattutto nei comuni della Terra dei Fuochi, dove interessi criminali, incuria e business illegali si intrecciano in un circolo vizioso che lascia cicatrici profonde.
Articolo pubblicato il giorno 29 Aprile 2025 - 20:18