Napoli- Le indagini che hanno portato all’emissione di 18 ordinanze cautelari dando una ulteriore spallata giudiziaria al clan Troncone di Fuorigrotta e al clan Frizziero di Chiaia hanno svelato anche un macabro rituale.
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Lo storico clan dei fratelli Frizziero pagava i funerali ai propri affiliati uccisi in agguati dei clan rivali, un modo per ribadire la propria forza e il legame con i defunti.
Ordini dal carcere e raid per il controllo del territorio
Gli elementi di spicco dei clan, anche detenuti, impartivano ordini ai loro affiliati grazie a telefoni cellulari introdotti illegalmente in carcere. Le indagini hanno inoltre documentato raid punitivi per marcare il territorio, come quello compiuto da Giuseppe Troncone nel rione Lauro di Fuorigrotta, dove, dopo aver ottenuto un permesso per recarsi in tribunale, si è recato in scooter per ribadire la propria supremazia.
Il clan Troncone imponeva il pagamento del pizzo ai parcheggiatori abusivi e tentò, senza successo, di obbligare gli ambulanti ad acquistare 10mila trombette in occasione dei festeggiamenti per lo scudetto del Napoli. I Frizziero, invece, gestivano gli ormeggi abusivi a Mergellina.
Gli arrestati:
- Alvino Fausto
- Balestra Giacomo
- Campopiano Marco
- De Monte Antonio
- De Pasquale Emanuele
- Divano Benito (domiciliari)
- Frizziero Francesco
- Frizziero Mariano
- Frizziero Salvatore
- Guerra Valerio
- Iuliano Luca (divieto di attività imprenditoriale)
- La Rocca Dario (divieto di attività imprenditoriale)
- Mastroianni Armando
- Milano Simona (domiciliari)
- Moschini Salvatore (divieto di dimora)
- Pizzuoi Carmela (divieto di attività imprenditoriale)
- Romano Enzo (domiciliari)
- Scala Giuseppe Marco (domiciliari)
- Stefanino Gaetano
- Troncone Luigi
(nella foto da sinistra Salvatore Frizziero, Mariano Frizziero e Francesco Frizziero)
Articolo pubblicato il giorno 15 Aprile 2025 - 10:47