Quattro colpi in meno di novanta minuti: è il bilancio di una vera e propria “trasferta criminale” messa a segno da una coppia di cittadini romeni, insieme a un loro parente, arrestati dai Carabinieri all’uscita di un supermercato di Atripalda dopo l’ennesimo furto.
La banda aveva già colpito altri punti vendita nella città di Avellino e a Monteforte Irpino. I tre, tutti di età compresa tra i 25 e i 30 anni, avevano escogitato un metodo ben rodato per trafugare merce senza destare sospetti. Fondamentale nel loro schema, e inquietante allo stesso tempo, la presenza di un bambino di soli quattro anni, lasciato nell’auto – una Citroën noleggiata – durante i raid, o addirittura usato come “copertura” nella cosiddetta tecnica del passeggino: un doppio fondo ricavato sotto il vano del passeggino in cui venivano occultati i prodotti rubati.
I Carabinieri, insospettiti dai movimenti sospetti della banda e da alcune segnalazioni, li hanno fermati subito dopo l’uscita dall’ultimo supermercato colpito. La perquisizione dell’auto ha permesso di recuperare merce rubata per un valore complessivo di oltre 3.000 euro, accuratamente nascosta nel bagagliaio.
I tre responsabili sono stati arrestati con l’accusa di furto aggravato continuato e condotti nel carcere di Avellino. La posizione del minore, coinvolto suo malgrado in questa vicenda, è ora al vaglio delle autorità competenti, che si occuperanno anche di valutare l’eventuale attivazione dei servizi sociali.
Articolo pubblicato il giorno 11 Aprile 2025 - 19:40