Un’unica barca, quattro vogatori, quattro simboli: Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. L’immagine scelta per rappresentare la 70ª edizione della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare è un manifesto di coesione e potenza. Il bozzetto – firmato dallo studio grafico Lettera7 – celebra la fatica della gara e, insieme, la forza dell’unione tra le città che furono rivali sul mare e che oggi, invece, condividono una storia comune da onorare e tramandare.
La gara remiera, in programma domenica 18 maggio nello specchio d’acqua tra il Capo di Vettica e la baia di Amalfi, sarà il culmine di una serie di eventi culturali e sportivi che, come ogni anno, abbracciano l’intera penisola. Sarà la diciottesima volta che Amalfi ospita la manifestazione, nata nel 1955 per celebrare le glorie marinare italiane.
«Quattro vogatori stilizzati che remano insieme verso il futuro: è l’immagine dinamica di una sfida che, da 70 anni, unisce le città in un grande sforzo collettivo, nel nome della storia e dell’identità nazionale» ha dichiarato il sindaco di Amalfi Daniele Milano, che presiede anche il comitato organizzatore.
E proprio ad Amalfi, la più piccola ma anche tra le più fiere delle Repubbliche, si lavora da mesi per rendere memorabile questa edizione. In arrivo una mostra storica senza precedenti, che racconterà – attraverso le arti visive – l’intera epopea del Palio. Non mancheranno convegni culturali, con studiosi delle quattro città, né gli appuntamenti più amati: il palio femminile, la presentazione degli equipaggi e lo spettacolare Corteo Storico, previsto per sabato 17 maggio.
Durante il corteo, sfileranno le figure simbolo delle antiche repubbliche: Sergio e Maria per Amalfi, Kinzica dei Sismondi per Pisa, Guglielmo Embriaco per Genova, Caterina Cornaro per Venezia. Un grande teatro a cielo aperto, che richiama migliaia di spettatori ogni anno.
«Amalfi aspetta questa manifestazione con entusiasmo e orgoglio» ha aggiunto il sindaco Milano. «È un evento che ci rappresenta e ci unisce. Tra qualche giorno i balconi si vestiranno dei vessilli delle Repubbliche, segno che la festa sta per iniziare. La rivalità c’è, ed è sana, ma è la fratellanza a prevalere, perché questo Palio è un messaggio di pace e civiltà che attraversa il tempo.»
Articolo pubblicato il giorno 16 Aprile 2025 - 16:41