Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 29 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” a giovani distintisi nel 2024 per meriti scolastici, culturali, sportivi e sociali, oltre che per atti di altruismo, solidarietà e impegno civico.
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Un riconoscimento simbolico che intende valorizzare l’esempio positivo di una generazione spesso capace di affrontare le sfide della contemporaneità con coraggio e senso di responsabilità.
Accanto alle onorificenze individuali, sono state assegnate anche quattro targhe per iniziative collettive, in nome dei valori di solidarietà, inclusione e accoglienza.
Tra le storie più toccanti premiate quest’anno, spiccano quelle di due ragazze campane, simbolo di resilienza e generosità.
Angela Calise, da Caserta: il coraggio della resilienza
Nata il 26 settembre 2005, Angela Calise ha ricevuto l’attestato per la straordinaria forza dimostrata nel fronteggiare le difficoltà familiari e personali che hanno segnato la sua giovane vita.
La perdita del padre e la malattia della madre non l’hanno piegata, ma l’hanno spinta ad aprirsi ancora di più agli altri, offrendo il proprio aiuto con altruismo e sensibilità. La sua è una testimonianza viva di come il dolore, se affrontato con coraggio, possa trasformarsi in energia positiva al servizio della comunità.
Sara Cozzolino, da Napoli: lo sport come strumento di inclusione
Nata il 30 agosto 2007, Sara Cozzolino è una campionessa italiana di taekwondo, ma è il suo impegno fuori dal tatami ad averle valso il titolo di Alfiere.
Nel tempo libero, allena con passione e dedizione bambini con disabilità del suo quartiere, utilizzando lo sport come veicolo di inclusione, crescita e trasformazione sociale. Il suo esempio dimostra come il talento, unito alla solidarietà, possa diventare una forza capace di abbattere ogni barriera.
Le storie di Angela e Sara si uniscono a quelle di tanti altri giovani italiani che ogni giorno, con piccoli o grandi gesti, contribuiscono a costruire una società più giusta, empatica e solidale. Gli Alfieri della Repubblica non sono eroi isolati, ma testimoni di una generazione che ha voglia di fare la differenza.
Gli alfieri della Repubblica
Ecco l’elenco e le motivazioni dei nuovi insigniti dal Capo dello Stato:
- Maddalena Albiero, 11/9/2007, residente a Bardolino (VR) – Per essere riuscita, con la poesia, a esprimere sentimenti, timori, sogni che sono comuni ai ragazzi della sua età. E per averne fatto occasione di crescita dialogando e coinvolgendo tanti altri giovani.
Giada Baltieri, 17/2/2008, residente a Caldiero (VR) – Per il coraggio con cui affronta l’osteogenesi imperfetta, malattia genetica rara e tuttora poco conosciuta. Grazie al suo sorriso e alla sua energia è diventata la mascotte di un importante evento sportivo a sostegno della ricerca.
Michele Barbatelli, 20/12/2006, residente a Appignano (MC) – Per la continuità nell’impegno come volontario a favore del suo paese. Una testimonianza della resilienza delle comunità che popolano i borghi italiani.
Niccolò Bartolacelli, 30/11/2006, residente a Serramazzoni (MO) – Per aver posto la propria abilità informatica a servizio di una preziosa utilità sociale: un programma che facilita per i dislessici la lettura di uno spartito musicale.
Tommaso Caligari, 20/3/2006, residente a Cressa (NO) – Per aver ideato un dispositivo di intelligenza artificiale che consente la diagnosi precoce del morbo di Parkinson. Grande è la sua passione per la tecnologia ma forte è anche la sua sensibilità sociale. - Gabriele Ciancuto, 10/9/2011, residente ad Amelia (TR) – Per la spontaneità, e al tempo stesso la tenacia, con cui prova ad appassionare i più piccoli alla scienza. Ha scritto libri rivolti ai bambini, in cui tratta con linguaggio semplice materie e argomenti impegnativi.
Francesco De Marco, 19/11/2006, residente a Reggio Calabria – Per aver soccorso una coppia di coniugi che rischiava di annegare. Il salvataggio ha richiesto coraggio e tempismo viste le cattive condizione del mare.
Giorgia Fabris, 21/4/2010, residente a Trieste – Per la naturalezza con cui offre amicizia e sostegno a compagni in difficoltà. Il suo supporto generoso contribuisce in modo fattivo all’accoglienza e all’integrazione.
Camilla Aurora Fanelli, 24/3/2004, residente a Milano – Per il costante impegno di volontaria all’interno di un istituto penitenziario. Testimone di solidarietà nelle vesti di allenatrice di una squadra di pallavolo di detenuti.
Riccardo Folli Ruani, 19/2/2011, residente a Imola (BO) – Per essere stato capace di trasformare, in età così giovane, la propria passione per meduse e spugne marine in un impegno civico per la protezione dell’ecosistema del mare, tanto importante per la salvaguardia stessa del pianeta. - Erik Kokoshi, 21/4/2013, residente a Verona – Per la solidarietà e la sensibilità dimostrate leggendo per una vicina di casa non vedente. La naturalezza del suo gesto sottolinea il valore straordinario dell’amicizia, capace di superare qualsiasi barriera, anche quella generazionale.
- Edoardo Levanja, 27/7/2012, residente a Monterotondo (Roma) – Per l’impegno di inclusione, generoso e concreto, svolto attraverso la pratica del baskin.
- Samuel Massa, 25/7/2009, residente a Fossacesia (CH) – Per la prontezza con cui ha affrontato il pericolo salvando un capriolo ferito, che era finito in mare. Un gesto coraggioso che esprime rispetto per ogni forma di vita.
- Francesco Mazza, 14/6/2008, residente a Lamezia Terme (CZ) – Per l’impegno di sportivo, di istruttore e di volontario, con il quale è riuscito a trasmettere ai più piccoli i valori migliori appresi praticando il judo.
- Maria Letizia Mello, 16/1/2006, residente a San Pietro in Lama (LE) – Per l’attività di volontariato in favore delle persone anziane e sole della sua comunità. Un impegno cominciato da giovanissima, proseguito nella stagione della pandemia e ancora dopo, ritagliando il tempo negli studi per la carriera militare.
- Beatrice Orlandi, 23/1/2006, residente ad Asti – Per la dedizione e la generosità con cui porta la sua musica nel reparto di oncologia dell’ospedale cittadino. Le corde della sua arpa accompagnano malati e personale sanitario nelle lunghe giornate di cure.
- Claudia Pais, 31/7/2006, residente a Sassari – Per l’impegno di volontaria che oggi riversa a vantaggio dei ragazzi più piccoli, dopo aver ricevuto aiuto in un periodo difficile della propria vita.
- Bianca Perrone, 14/1/2013, residente a Trepuzzi (LE) – Per la tenacia con cui affronta le difficoltà di chi non vede. Con la sua gioia di vivere ha trasformato tanti problemi in punti di forza. Il canale YouTube “Bianca, la fata delle farfalle” testimonia il valore irrinunciabile delle diversità.
- Francesco Pratesi, 7/2/2007, residente a Greve in Chianti (FI) – Per l’entusiasmo e la competenza con cui ha aiutato la Croce Rossa a migliorare i propri servizi, attraverso l’ideazione di un nuovo programma informatico.
- Giulio Prodan, 14/8/2007, residente a Trieste – Per la passione con cui studia la biologia e la generosità con la quale cerca di farla conoscere ai ragazzi più piccoli, servendosi di dimostrazioni semplici e divertenti.
- Niccolò Ricci, 5/2/2009, residente a Carrara – Per avere, senza esitazione, praticato una difficile manovra di disostruzione delle vie respiratorie, salvando la vita a una collaboratrice scolastica che rischiava di soffocare.
- Martina Romiti, 15/4/2006, residente a Roma – Per la determinazione e la grinta con cui cerca di interessare i suoi coetanei sui temi della legalità e del contrasto alle mafie. Il suo impegno civile mira anche a promuovere la partecipazione dei ragazzi in contesti socio-culturali difficili.
- Chiara Runfolo, 3/2/2008, residente a Palermo – Per la tenacia con la quale si fa interprete, nel suo quartiere, di istanze sociali e per l’impegno a fianco dei bambini che segue dopo la scuola.
- Serena Simonato, 11/12/2006, residente a Cavenago di Brianza (MB) – Per l’aiuto, maturo e concreto, che presta alle persone senzatetto. La sua capacità di ascolto e di accoglienza dei più vulnerabili le ha permesso di diventare un esempio per altri volontari.
- Diego Vergani, 3/6/2010, residente a Lentate sul Seveso (MB) – Per la forza d’animo con cui sta affrontando la malattia. La grande passione per la musica è diventata energia che alimenta la sua resilienza.
- Marta Virdis, 9/7/2005, residente a Villanova Monteleone (SS) – Per la generosità e la forza del suo impegno di volontaria. L’energia con cui si prodiga per i più fragili è contagiosa e costituisce un traino nella comunità.
- Davide Zilli, 14/12/2011, residente a Osio Sopra (BG) – Per aver inventato un dispositivo capace di fornire assistenza nella ricarica degli impianti cocleari. L’ideazione gli è valsa un importante riconoscimento internazionale.
Articolo pubblicato il giorno 5 Aprile 2025 - 15:12