Milano si infiamma con l’AFRO FESTIVAL: un’esplosione di culture africane che sconvolge la routine italiana! Il 19 aprile, al PARCO Center di Milano, ha fatto il suo debutto l’AFRO FESTIVAL Italia – Heritage Day, un evento scatenato organizzato da un gruppo di giovani italiani afro-discendenti di origine gambiana.
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L’occasione ha visto la presentazione ufficiale dell’Associazione Fouta Djallon, ispirata alla regione montuosa dell’Africa Occidentale da cui nasce il fiume Niger, in un mix di tradizioni che ha fatto ballare e discutere la città.
Questa iniziativa, carica di simbolismi e sapori esotici, mira a celebrare la vibrante varietà delle culture africane, allineandosi con la missione del PARCO Center e creando un ponte tra storie antiche e la moderna società italiana in un modo che non lascia indifferenti.
Una Festa di Ritmi e Sapori Selvaggi
L’evento ha trasformato il PARCO Center in un vero e proprio campo di battaglia culturale, con musica, danza, arte e gastronomia africane che hanno abbattuto barriere in stile rivoluzionario. Tra parate di maschere tradizionali, attività per bambini e spettacoli teatrali, i partecipanti hanno vissuto un’immersione autentica nelle tradizioni africane, mescolando energia contagiosa con un tocco di caos creativo. Numerose associazioni gambiane, riunite in una Federazione, hanno invaso l’Italia da città come Milano, Torino, Bologna e persino dall’estero, con delegazioni da Berlino, Tours e Stoccolma, rendendo la giornata un raduno internazionale che ha fatto tremare le fondamenta del quieto stile italiano.
Incontri e Progetti che Sconvolgono le Abitudini
Durante il convegno pomeridiano, rappresentanti delle associazioni hanno condiviso esperienze e progetti per promuovere cultura e inclusione, rafforzando reti che potrebbero scuotere lo status quo sociale. “Insieme possiamo costruire una società più inclusiva e aperta, dove ogni voce sia ascoltata e ogni persona si senta valorizzata. Che questo festival sia l’inizio di un lungo e proficuo cammino di conoscenza e amicizia”, ha dichiarato Lamin Sanyang, presidente dell’Associazione Fouta Djallon. Un grazie esagerato va a Erla Gazine per il suo sostegno, descritto come un pilastro essenziale, e a figure come Roberto Polillo e Maria del PARCO Center, oltre ai genitori e ai volontari, che hanno reso tutto possibile in un turbine di dedizione e passione africana.
Articolo pubblicato il giorno 22 Aprile 2025 - 13:30