E’ stato assolto per non aver commesso il fatto.
E’ questito l’esito del processo penale celebratosi presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Dottssa Montanaro, a carico del giornalista Pino Grazioli, imputato dei reati di diffamazione a mezzo social, aggravata in quanto commessa nei confronti di Pubblico Ufficiale, l’ex Sindaco di Marcianise Antonello Velardi, nonché ex caporedattore de Il Mattino di Napoli, nonché Campania sport, l’agenzia Rotopress, la Gazzetta dello sport (a Milano), l’Ansa (redazione di Napoli), il Giornale diretto da Indro Montanelli, la Repubblica (sede di Napoli), la Voce, il Tg5 con sede Roma, il Corriere del Mezzogiorno fin dalla fondazione nel giugno del 1997.
Come si ricorderà il Grazioli intervenne a Marcianise perché delle famiglie erano state sfollate dalle proprie abitazioni, tra cui vi era una persona diversamente abile.
Nessuno intervenne se non il parroco e l’ex Consigliere di minoranza del comune di Marcianise Avv. Dario Abbate, che diedero sostegno alle famiglie e al Grazioli.
Durante le sue dirette il giornalista inveii contro l’inattivismo del Sindaco e della sua Amministrazione, tanto da costargli rilevanti accuse di diffamazione aggravata ai danni di un Pubblico Ufficiale, reiterata nel tempo (art. 81-595, commi 1-2-3, cp)
Processo iniziato da una opposizione a decreto penale di condanna cui aveva fatto seguito l’apertura del processo penale, durato quasi sette anni.
La Difesa, rappresentata dall’Avv. Massimo Viscusi, aveva da sempre preannunciato di non valersi di una eventuale prescrizione (che sarebbe scattata a breve).
Ieri il verdetto: assoluzione piena.
La Procura, invece, aveva chiesto l’assoluzione per particolare tenuità del fatto
Articolo pubblicato il giorno 11 Aprile 2025 - 12:50