Presieduta dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, si è svolta oggi una riunione sulle bonifiche da realizzare nelle aree ad elevata criticità ambientale di Napoli e Caserta. Il focus dell’incontro si è concentrato sull’accelerazione dei processi di attuazione delle bonifiche di siti di particolare rilievo, sviluppando le best practices elaborate dalla task force presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha fin qui curato gli interventi di adeguamento delle discariche abusive dopo la condanna dell’Italia in sede europea del 2014 seguita alla procedura di infrazione.
Su questa via si è già mossa la Regione Campania, al fine di ampliare le risorse tecniche a disposizione e recuperare una serie di siti di particolare criticità, al centro di vicende di lunga durata e di impatto per i territori. “Andranno ora riconsiderati – evidenzia il prefetto di Bari – gli interventi di bonifica pubblica nei 90 comuni di Terra dei fuochi, acquisendo ogni utile contributo, secondo un ordine di priorità condiviso volto alla neutralizzazione dei maggiori rischi per la salute in quella area.
Conseguentemente vanno specificamente individuate le risorse da destinare per questa attività straordinaria. L’impegno è anche, in parallelo, quello di agire con ancora più decisione contro chi continua a operare sversamenti e abbandoni di rifiuti”.
All’incontro sono intervenuti il vice presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, il neo Commissario nazionale per Terra dei fuochi, generale Giuseppe Vadalà, il questore di Napoli, Maurizio Agricola, il comandante della Regione Carabinieri Forestale “Campania”, Ciro Lungo, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Biagio Storniolo, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Paolo Borrelli, l’incaricato per il contrasto ai roghi di rifiuti nella regione Campania, Ciro Silvestro, il comandante della Polizia Metropolitana, Lucia Rea, il direttore generale Arpac, Stefano Sorvino, il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (Izsm), Antonio Limone, e i rappresentanti del Ministero della Salute, di Anci Campania, delle Asl napoletane, delle associazioni ambientaliste e dell’Operazione strade sicure dell’Esercito Italiano.
Da remoto hanno partecipato Carmela Auriemma, membro della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari, i rappresentanti dell’Ispra e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Articolo pubblicato il giorno 4 Marzo 2025 - 18:59

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