Paura e caos si sono scatenati nel carcere di Benevento, dove una detenuta ha dato vita a una violenta protesta nel reparto femminile. Secondo quanto riferito dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), attraverso le dichiarazioni del segretario nazionale Giuseppe Cimino e del segretario locale Antonio De Stefano, l’episodio ha avuto luogo al secondo piano della struttura.
La donna, per motivi definiti “futili”, ha incendiato il materasso e il cuscino della propria cella, creando una situazione di grave pericolo.
Nonostante i ripetuti tentativi di mediazione da parte del personale in servizio, che ha cercato invano di convincerla a spegnere le fiamme, la detenuta si è mostrata irremovibile. Le agenti del reparto femminile e della sorveglianza generale, munite di maschere antigas, sono intervenute con prontezza, trasferendo tutte le detenute del secondo piano nel cortile passeggi per garantire la loro sicurezza.
La responsabile della protesta è stata invece spostata al piano terra, ma il suo comportamento non si è placato: ha continuato a mostrarsi aggressiva, distruggendo un’altra cella e arrivando persino a procurarsi delle ferite.
Le agenti della Polizia Penitenziaria coinvolte nell’intervento sono state successivamente trasportate al pronto soccorso dell’ospedale cittadino per accertamenti. Il Sappe ha espresso “vicinanza e solidarietà” al personale femminile, sottolineando il coraggio e la professionalità dimostrati in una situazione di estrema criticità.
L’episodio riaccende i riflettori sulle difficoltà gestionali all’interno delle carceri italiane, dove tensioni e proteste mettono a dura prova il lavoro degli operatori.
Articolo pubblicato il giorno 11 Marzo 2025 - 19:27