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ULTIMO AGGIORNAMENTO : 17 Marzo 2025 - 15:32
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Svolta nel caso Prospero: arrestato un giovane per istigazione al suicidio

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Nove mesi dopo la tragica scomparsa di Andrea Prospero, il 19enne trovato senza vita lo scorso 29 gennaio nel suo appartamento di Perugia, le indagini della Procura hanno portato all’arresto di un giovane residente nella provincia di Roma. L’accusa nei suoi confronti è di istigazione o aiuto al suicidio.

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Chat Telegram incriminata: “Incoraggiato nei momenti di titubanza”

Determinante per l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare è stata l’analisi di una chat Telegram, definita “particolarmente drammatica” dal procuratore di Perugia, Raffaele Cantone. In questa chat, Prospero scambiava messaggi con l’indagato nei momenti immediatamente precedenti all’assunzione dei farmaci che gli sono stati fatali.

“Dalla chat emergono elementi che ci consentono di ritenere che il giovane non solo ha confortato e incentivato l’idea di Prospero di volersi suicidare, ma lo ha anche incoraggiato nei momenti in cui manifestava titubanza”, ha spiegato Cantone. Inoltre, l’interlocutore di Prospero, dopo aver appreso dell’assunzione dei farmaci, si sarebbe preoccupato esclusivamente dei rischi di essere identificato, anziché allertare i soccorsi.

Il padre di Prospero: “Ho ancora dubbi, per me è omicidio”

Michele Prospero, padre di Andrea, in un’intervista rilasciata alla Tgr Abruzzo, ha espresso i suoi dubbi sulla natura del decesso del figlio: “Sinceramente, ho ancora dei dubbi che lo abbia fatto volontariamente o aiutato da qualcuno. Io sono sempre del parere che si tratti di omicidio. Andiamo avanti, lasciamo la Procura lavorare tranquillamente, sicuramente ci saranno sviluppi”.

Indagatoun ragazzo di Afragola per cessione di farmaci oppiacei

Parallelamente all’arresto per istigazione al suicidio, la Procura di Perugia ha iscritto nel registro degli indagati un altro giovane, residente ad Afragola, con l’accusa di cessione di un medicinale di tipo oppiaceo. Nei suoi confronti è stata eseguita una perquisizione. L’indagato non è accusato di istigazione al suicidio poiché, secondo gli inquirenti, non era a conoscenza delle intenzioni di Prospero.


Articolo pubblicato il giorno 17 Marzo 2025 - 15:32

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