Piaggine (SA), 26 marzo – Madre e figlia sono finite nel mirino della giustizia a Piaggine, in provincia di Salerno, con l’accusa di atti persecutori ai danni di una coppia di coniugi: i carabinieri della locale stazione hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare emessa dal gip del tribunale di Vallo della Lucania, imponendo alle due donne misure restrittive.
Tra queste figurano il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico per la madre e arresti domiciliari per la figlia. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le vittime sarebbero state ripetutamente perseguitate, con episodi di violenza che avrebbero provocato anche lesioni alla moglie.
Il provvedimento giudiziario è scattato a seguito di una serie di segnalazioni e accertamenti che hanno fatto emergere la gravità della situazione. Le indagini proseguono per far luce su eventuali ulteriori episodi e responsabilità.
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E un articolo che fa riflettere su come la giustizia interveine anche in casi complicati. Ma mi chiedo, quali sono le motivazioni che hanno portato a queste accuse? È importante che si faccia chiarezza su tutto questo.