Napoli – La IV sezione penale del Tribunale di Napoli, presieduta dal giudice Taglialatela, ha emesso le sentenze per i membri del cosiddetto “Gruppo Masseria”, ultras della curva “A” del Napoli, coinvolti negli scontri con i tifosi dell’Ajax in occasione della partita di Champions League del 12 ottobre 2022.
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Le decisioni del collegio giudicante hanno portato a una serie di assoluzioni, in particolare dall’accusa di associazione a delinquere, e a condanne lievi per alcuni degli imputati.
I cinque imputati – Gennaro Grosso, Carmine Della Cerra, Luigi Piacentile, Carmine Crispo e Fabio Mascioletti – erano accusati di associazione a delinquere e di aver aggredito e accoltellato alcuni tifosi olandesi nel centro di Napoli la sera dell’11 ottobre 2022, alla vigilia della partita.
I giudici hanno assolto tutti e cinque dall’accusa più grave, quella di associazione a delinquere, ritenendo non sufficienti le prove a sostegno di tale capo d’imputazione.
Nonostante le assoluzioni, alcuni degli imputati hanno ricevuto condanne lievi per le aggressioni ai danni dei supporter olandesi:
Gennaro Grosso, noto esponente del “Gruppo Masseria” e già membro dimissionario della commissione istituita dal Comune di Napoli per commemorare Diego Armando Maradona, è stato condannato a un anno e due mesi di reclusione con pena sospesa per l’aggressione a due tifosi olandesi. La condanna è inferiore ai tre anni richiesti dalla Procura.
Carmine Crispo e Fabio Mascioletti sono stati condannati a 8 mesi di reclusione con pena sospesa per l’aggressione al tifoso olandese Jan Arno, che riportò una ferita guaribile in 21 giorni e fu ricoverato in ospedale.
Luigi Piacentile e Carmine Della Cerra sono stati invece assolti da tutti i reati contestati.
Gli scontri tra i tifosi del Napoli e quelli dell’Ajax avevano fatto scalpore nell’ottobre 2022, riaccendendo il dibattito sulla violenza negli stadi e nelle strade adiacenti. Il “Gruppo Masseria”, che prende il nome dall’omonimo rione napoletano, è da anni al centro dell’attenzione per il suo ruolo nella curva “A” del Napoli e per i legami con l’ambiente ultras.
Gennaro Grosso, in particolare, era finito sotto i riflettori per una foto scattata in un hotel di Napoli insieme al presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, e per il suo ruolo nella commissione per la statua di Maradona, da cui si era dimesso nel febbraio 2021.
Le sentenze hanno suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, c’è chi ha sottolineato come le assoluzioni dimostrino l’assenza di prove concrete per l’accusa di associazione a delinquere. Dall’altro, alcuni osservatori criticano la mitezza delle condanne, ritenendole insufficienti a scoraggiare episodi di violenza legati al calcio.
La vicenda si chiude con un verdetto che, se da un lato assolve i principali imputati dalle accuse più gravi, dall’altro lascia aperte domande sulla gestione della sicurezza durante gli eventi sportivi e sul fenomeno ultras in Italia.
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