Ferruccio Orioli, il celebre architetto e artista veneziano, è venuto a mancare a Napoli all’età di 84 anni. La comunità si è riunita oggi per l’ultimo saluto presso la Sala del Commiato di via Santa Maria del Pianto. Nato l’11 settembre 1940, Orioli aveva ricevuto la sua formazione in architettura a Venezia, prima di stabilirsi in diverse città italiane come Matera e Roma, fino a trasferirsi nel 1994 a Napoli, città che ha ispirato gran parte della sua attività creativa.
Un Artista Autodidatta
Nel 1978, Ferruccio Orioli inizia a esplorare la pittura da autodidatta, sviluppando una particolare affinità per l’acquerello. Le sue opere, nel corso degli anni, sono state protagoniste di numerose esposizioni, sia personali che collettive, in città come Capri, Roma, Benevento, Bisaccia, Venezia, Matera e Napoli. La sua ultima esposizione, “De Vesevi rebus”, ha avuto luogo a Castel Sant’Elmo tra il dicembre del 2022 e il marzo del 2023, mettendo in mostra una collezione eterogenea di acquerelli, disegni e fotografie legate al paesaggio vesuviano.
La Narrazione del Golfo di Napoli
A partire dagli anni ’90, Orioli ha dato vita a dipinti che raccontano il Golfo di Napoli attraverso le sue “Storie del Golfo”. Questa serie di opere è stata esposta nel 2011 a Castel Sant’Elmo e presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Un’opera significativa di questa raccolta è un dipinto lungo circa 27 metri, che visualizza il tratto che va da punta Posillipo al porto di Napoli.
Vedute Immaginarie e Sperimentazione
Con un approccio immaginifico e sperimentale, Orioli ha realizzato una vasta veduta immaginaria di Napoli, composta da 185 pannelli, ciascuno di 50 x 70 cm, che insieme formano una grande immagine coesa. La sua ricerca artistica era focalizzata sulla narrazione della città partenopea attraverso rappresentazioni sequenziali che combinano tempi, spazi, passaggi e scenari marini, posti in un inedito dialogo creativo.
Articolo pubblicato il giorno 13 Marzo 2025 - 16:37