Colpo di scena nel tribunale di San Isidro, dove è in corso il processo sulla morte di Diego Armando Maradona. Julio Coria, una delle guardie del corpo dell’ex calciatore, è stato arrestato con l’accusa di falsa testimonianza.
Durante la sua deposizione, Coria ha negato qualsiasi legame con il neurochirurgo Leopoldo Luque, principale imputato nel processo per omicidio. Tuttavia, il pubblico ministero Patricio Ferrari ha smascherato le sue menzogne, presentando in aula numerose chat che dimostravano il contrario.
“Lei sta chiaramente mentendo”, ha incalzato Ferrari, chiedendo l’immediato arresto della guardia del corpo. I tre giudici del tribunale, Maximiliano Savarino, Verónica Di Tommaso e Julieta Makintach, hanno accolto la richiesta della pubblica accusa.
Oltre a Luque, nel processo sono imputati altri sei membri dello staff medico che si occupava di Maradona dopo un intervento chirurgico per un ematoma alla testa. Le accuse nei loro confronti includono omicidio colposo e negligenza.
Le testimonianze e le prove presentate finora hanno rivelato un quadro allarmante di negligenza e mancanza di cure adeguate nei confronti dell’ex campione, idolo del Napoli.
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