Sean Baker
Agli Oscar 2025 trionfa “Anora”: la tragicommedia su una spogliarellista di New York che vive una torrida storia d’amore con un giovane erede russo, è stato votato come miglior film dell’anno.
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In una notte di momenti emozionanti, come il primo Oscar del Brasile, il film, diretto da Sean Baker, ha trionfato in cinque categorie. Baker ha ritirato le statuette per la migliore regia, la migliore sceneggiatura originale e il miglior montaggio, mentre il suo protagonista, Mikey Madison, ha vinto la statuetta per la migliore attrice.
Baker ha dedicato uno dei suoi numerosi discorsi a esaltare le sale cinematografiche, che hanno subito un calo negli ultimi anni, in parte a causa della pandemia e dell’arrivo dello streaming, e a sostenere il mantenimento della produzione per il grande schermo.
“Siamo tutti qui stasera e guardiamo questa trasmissione perche’ amiamo i film”, ha detto Baker. “Dove ci siamo innamorati dei film? Nelle sale cinematografiche”, ha detto Baker. Il cineasta americano, che si e’ coperto di gloria, ha ringraziato anche le lavoratrici del sesso, protagoniste costanti delle sue produzioni. “Hanno condiviso con me le loro storie, la loro esperienza di vita per anni. Il mio piu’ profondo rispetto. Grazie!”.
A “Conclave” solo il premio per la miglior sceneggiatura non originale
“Conclave”, il dramma papale che ritrae gli intrighi in Vaticano durante l’elezione di un nuovo pontefice e che e’ arrivato anche da favorito contro “Anora”, porta via solo la statuetta per la miglior sceneggiatura non originale, affidata al britannico Peter Straughan.
Il Brasile ha fatto la storia vincendo il suo primo Oscar con il trionfo del suo dramma dittatoriale “I’m Still Here” per il miglior film straniero. Il film che ritrae la scomparsa dell’ex deputato Rubens Paiva (Selton Mello) nel 1971, sotto il regime militare, e la resistenza della sua vedova, Eunice Paiva, ha battuto nella categoria il controverso musical “Emilia Pe’rez”, arrivato al gala con 13 nomination, ne e’ uscito con solo due statuette dopo critiche e polemiche.
“A nome del cinema brasiliano, sono cosi’ onorato di ricevere il premio in questo gruppo di registi cosi’ straordinari”, ha detto Salles mentre afferrava la sua statuetta. “E’ qualcosa di straordinario”.
“I’m Still Here” e’ stato nominato anche per il miglior film, mentre la sua protagonista, Fernanda Torres, ha gareggiato nella categoria migliore attrice che e’ finita nelle mani di Madison. – Orgogliosa figlia di genitori immigrati – Madison, che si e’ calata nei panni di una spogliarellista che si innamora di un erede russo solo per scoprire che la sua favola e’ un incubo, e’ rimasta sbalordita dalla sconfitta della favorita all’Oscar come migliore attrice Demi Moore (“The Substance”).
Il resto dei premi per la recitazione e’ stato distribuito senza grandi sorprese. Zoe Saldana ha vinto il premio come migliore attrice non protagonista per il suo ruolo di avvocato che affronta la piu’ grande sfida della sua carriera nel controverso musical “Emilia Perez”. “Mia nonna e’ arrivata in questo paese nel 1961. Sono una figlia orgogliosa di genitori immigrati, con sogni, dignita’ e mani laboriose”, ha detto Saldana.
“Sono il primo dominicano-americano ad accettare un Academy Award e so che non saro’ l’ultima”. Kieran Culkin, il grande favorito della stagione, ha vinto come miglior attore non protagonista per “A Real Pain”, scritto e diretto dal co-protagonista Jesse Eisenberg. “Non ho idea di come sono arrivato qui”, ha detto Culkin dopo aver ricevuto la statuetta. “Ho recitato per tutta la vita. E’ solo una parte di quello che faccio”.
Ariana Grande e Cynthia Erivo hanno aperto il gala, presentati dal comico Conan O’Brien, con un numero musicale che includeva, tra gli altri brani, “Somewhere Over the Rainbow” e “Defying Gravity”, da “Wicked”. L’evento ha anche reso omaggio musicale alla spia piu’ amata del cinema, l’Agente 007, cosi’ come ai vigili del fuoco di Los Angeles, che hanno combattuto i feroci incendi che hanno devastato la capitale dell’intrattenimento a gennaio.
Il tradizionale segmento In Memoriam, un ultimo saluto alle star morte nell’anno, e’ stato condotto da Morgan Freeman, che ha dedicato parole commoventi al suo collega Gene Hackman, trovato morto con la moglie questa settimana nella loro casa in New Mexico. Il defunto produttore Quincy Jones e’ stato anche il soggetto di un ampio segmento speciale con Queen Latifah. –
“Anora”, la tragicommedia sull’esplosiva storia d’amore tra una spogliarellista e un giovane erede russo a New York, ha conquistato il gala, venendo incoronato miglior film dell’anno e aggiungendo cinque statuette in totale.
Miglior film: “Anora”
Miglior regista: Sean Baker, “Anora”
Miglior attore: Adrien Brody, “The Brutalist”
Miglior attrice: Mikey Madison, “Anora”
Miglior attore non protagonista: Kieran Culkin, “A Real Pain”
Miglior attrice non protagonista: Zoe Saldana, “Emilia Pe’rez”
Miglior film internazionale: “I’m Still Here” (Brasile)
Miglior film d’animazione: “Flow”
Documentario di Mejor: “No Other Land”
Miglior montaggio: Sean Baker, “Anora” –
Migliori costumi: Paul Tazewell, “Wicked”
Miglior scenografia: Nathan Crowley e Lee Sanders, “Wicked”
Miglior trucco: Pierre-Olivier Persin, Ste’phanie Guillon e Marilyne Scarselli, “The Substance”
Miglior canzone originale: Clement Ducol, Camille e Jacques Audiard, “El Mal” (“Emilia Pe’rez”).
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